NUOVI ARRIVI: ATARI 7800

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La mia avventura con Atari comincia circa 24 anni fa e precisamente nell’inverno del 1986…

Ricordo come fosse oggi il giorno in cui mi recai con mio padre al centro Commerciale Euromercato di Assago (ora Carrefour) in provincia di Milano e, aggirandomi fra gli scaffali di informatica e videogames, notai una serie di piccole scatole grigie sulle quali campeggiava questo marchio a me sconosciuto: Atari! Ricordiamoci che nel 1986 io avevo soltanto 9 anni e non avevo mai sentito parlare di Computer Space o Atari…l’unica console  che avevo utilizzato era un Colecovision, acquistato  nel 1982, assieme ad alcuni giochi dei quali non ricordo il nome!

Durante le scuole elementari, però, avevo utilizzato un Commodore 64 per “studiare l’informatica” giocando a Bozo’s Night Out (a tal proposito potrete leggere l’articolo dedicato a questo vecchissimo gioco che scrissi tempo fa qui su Retrogaming Planet) ed avendone apprezzato le potenzialità ludiche cominciai a comprendere il vero significato del termine Videogioco!
Siccome le mie esigue finanze da bambino non consentivano l’acquisto chiesi quindi ai miei genitori di comprare il Commodore 64…Naturalmente essi si rifiutarono categoricamente di sborsare parecchi dindini per un computer (o almeno questo è quello che credevo io, infatti scoprii solo qualche tempo dopo che l’irremovibile veto sull’acquisto del Commodore era derivato dalla decisione già presa da tempo di regalarmi, a sorpresa, un Amiga 500…troppo avanti i miei genitori)!
Per questo motivo trovandomi, quel giorno, davanti ad una console dall’aspetto futuristico (ricordiamoci che gli favolosi anni ’80 erano anni nei quali si pensava ad un futuro dominato dalle macchine infatti non è un caso se film come War Games – Giochi di guerra, Ritorno al futuro e Terminator uscirono proprio di quel periodo…) all’esiguo prezzo di Lire 99.000 cominciai a tampinare mio padre avvinghiandomi alle sue gambe, finchè decise di procedere, per disperazione, all’acquisto.

Lo storico Atari 2600 Junior

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Anno di commercializzazione: 1977

Anno di ritiro: 1991

Supporto memorizzazione: Cartuccia

Unità vendute: 30 Milioni circa

SPECIFICHE TECNICHE

  • CPU: MOS 6507 a 1,19 MHz
  • PROCESSORE AUDIO + VIDEO: TIA (MOS6526)
  • 160 x ~192 pixel
  • 128 colori (128 su schermo. massimo 4 per linea senza utilizzo di trucchi software)
  • 2 canali mono per l'audio
  • 1 generatore di onde quadre, 1 generatore di rumore bianco
  • RAM (fornita dal MOS RIOT) (MOS6532 – Ram/IO/Timer): 128 byte (memoria aggiuntiva fornita dalle cartucce)
  • ROM (cartucce giochi): 4 KB di capacità massima (32 KB o più tramite lo scambio dei banchi ROM)
  • INPUT (gestito dal MOS RIOT)
  • Due connettori DE-9
  • Sei interruttori per gestire la console
  • OUTPUT: Modulatore RF per il collegamento al televisore

La mia convivenza con l’Atari 2600 si può considerare come un rapporto di amore-odio per due semplicissimi motivi:

  • Adoravo l’Atari 2600 in quanto unica console attualmente presente in casa mia oltretutto con un catalogo fornitissimo di giochi (che il mitico Grazzini, principale catena di giocattoli molto in voga negli anni ’80, esponeva in una gigantesca vetrina dedicata esclusivamente a questa macchina)
  • Odiavo l’Atari 2600 perchè non poteva garantirmi conversioni perfette dei giochi che utilizzavo a casa di amici possessori di Commodore 64… la macchina Commodore non era una spanna avanti ma mille spanne avanti!

Per questo motivo, pertanto, se qualcuno mi avesse detto che venticinque anni dopo avrei fatto carte false proprio per acquistare un Atari 2600 lo avrei preso per un matto da internare… Invece eccomi qui a fianco del mio fido Atari 2600, acquistato da qualche mese, assieme alla new entry della settimana: il mitico Atari 7800 (Chiedo scusa in anticipo a tutti i lettori per lo sfondo “fragoloso” delle foto ma non avevo in quel momento altro spazio disponibile per documentare l’evento…)!

Atari 5200, un flop inaspettato

Il mio Atari 7800

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Data di commercializzazione: 1984

Data di ritiro: 1992

Supporto di memorizzazione: Cartuccia

SPECIFICHE TECNICHE

  • CPU: 6502C, variante del MOS 6502 (Velocità: 1,79 MHz, abbassata a 1,19 MHz quando i chip TIA o RIOT sono attivati. Questo chip custom 6502 della Atari (SALLY) può essere bloccato per permettere il controllo del bus da parte di altre periferiche
  • RAM: 4 KB (2 integrati 6116 da 2Kx8)
  • ROM: 4 KB, contenente il BIOS
  • Video: controller grafico custom MARIA
  • Risoluzione di 160×240 (160×288 PAL) o 320×240 (320×288 PAL)
  • 25 colori da una tavolozza di 256 (16 colori * 16 livelli di luminosità), la modalità grafica limitava però il numero di colori utilizzabili ed il numero di colori degli sprite
  • Direct Memory Access (DMA)
  • Velocità: 7,16 MHz
  • I/O: Joystick e interruttori della console gestiti dai chip 6532 RIOT e TIA
  • Porte: 2 porte joystick, 1 porta cartucce, 1 connettore per espansione, ingresso alimentazione, uscita segnale video
  • Suono: chip audio/video TIA, come nel 2600
  • Nei giochi dell’Atari 2600 questo chip viene usato per generare entrambi i segnali audio e video, mentre nei giochi specifici viene usato solo per generare l’audio
  • Chip audio opzionale POKEY su cartucce per un audio migliorato

Potremo definire l’Atari 7800 come il vero successore del famosissimo Atari 2600 in quanto il suo predecessore, l’Atari 5200, pur offrendo specifiche tecniche di tutto rispetto (per l’epoca) non ottenne il successo sperato a causa di errori di marketing (infatti non venne nemmeno mai importato in europa) e delle dimensioni alquanto…generose.
L’Atari 7800 venne quindi commercializzato per sopperire al parziale insuccesso di questa console e venne dotata di caratteristiche tecniche migliorate (ad eccezione della memoria Ram installata nel 5200). Per fare un confronto diretto vi segnalo le principali caratteristiche delle due macchine:

  • Atari 5200 CPU: Custom 6502C @ 1.79 MHz (non un 65c02).
  • Atari 7800 CPU: Custom 6502C @ 1.79 MHz
  • Atari 5200 RAM: 16 Kb
  • Atari 7800 RAM: 4 KB
  • Atari 5200 ROM: 2 KB on-board BIOS per lo startup del sistema, cartucce da 32 KB ROM espandibile
  • Atari 7800 ROM: 4 KB BIOS ROM installata nel sistema, cartucce da 48 KB ROM
  • Atari 5200 Risoluzione di 320×192
  • Atari 7800 Risoluzione di 160×240 (160×288 PAL) o 320×240/288
  • Atari 5200 Gestione di 16 colori su schermo  da una palette di 256 colori
  • Atari 7800 Gestione di 25 colori su schermo da una palette di 256 colori
  • Atari 5200 4 canali audio via chip POKEY
  • Atari 7800 Chip audio opzionale POKEY su cartucce per audio migliorato

Come già detto paradossalmente l’Atari 5200 montava più memoria Ram rispetto al suo diretto successore ma l’indiscussa superiorità tecnica e grafica (grazie anche a cartucce di gioco più capienti) resero l’Atari 7800 il vero discendente dello storico Atari 2600. Anche le dimensioni hanno giocato un ruolo fondamentale in quanto il 5200 era parecchio ingombrante…non che il 7800 non lo sia ma sicuramente è stata fatta una buona opera di ridimensionamento che rende la console poco più grande suo capostipite.
 

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INTEGRAZIONE #1
 

(Ringrazio Filippo Santellocco, esperto di macchine Atari, per la segnalazione)
 

Per quanto riguarda l’Atari 7800, innanzitutto bisogna sottolineare che si tratta di una console già pronta nel 1984 ma congelata perché Jack Tramiel, al quale Warner aveva appena ceduto i settori computer e console, reputava che il mercato delle console fosse destinato a morire. Il successo del Nintendo NES (che tra l’altro doveva essere distribuito negli USA proprio da Atari ma l’accordo sfumò), uscito negli USA nel 1985, gli fece cambiare idea e per questo motivo nel 1986 si decise a commercializzarla…Atari 7800 ebbe un discreto successo e generò utili per Atari ma la console Nintendo aveva ormai conquistato il mercato! A livello hardware il chip MARIA (un nome femminile come Candy e Coleen, i nomi in codice dei computer Atari 400 e 800) era ottimo; l’unica pecca era l’audio, identico a quello del VCS del 1977. Sarebbe bastato inserire il chip Pokey, presente nei computer Atari 8-bit già dal 1979 (magari due per avere il suono stereo come d’uso in alcuni arcade) per disporre di un audio adeguato. Alcune cartucce (Ballblazer e Commando) integrarono un Pokey al loro interno proprio per avere un audio migliore. La scena dell’Atari 7800 non è numericamente importante come quella di altri 8-bit come C64, Spectrum o Atari 800/XL/XE, però è vivace…

A livello hardware è da poco uscita questa espansione mentre per i nuovi giochi sviluppati il forum di riferimento da seguire è disponibile su Atari Age.”

INTEGRAZIONE #2
 

(Ringrazio Andrea Pachetti esperto di retrogaming e giornalista Freelance)
 

Oltre all’uscita tardiva sul mercato, l’altro punto debolissimo del 7800 era un parco software davvero ridicolo: oltre a essere numericamente piccolo, anche la qualità non era un granché. Il problema principale fu che Atari dovette sviluppare quasi tutto in-house, dato che i third parties erano quasi tutti sotto contratto esclusivo Nintendo e quindi non potevano fare giochi né per Atari, né per Sega. Quindi Atari non fece altro che comprare licenze arcade e fare conversioni, più o meno come per il Lynx post-Epyx.”

Dopo avervi snocciolato qualche doverosa specifica delle due macchine è arrivato il momento di fare i fatti quindi con l’emozione di un bambino mi appresto ad aprire con delicatezza la scatola e…..SORPRESA!! Oltre alla console in perfetto stato (come potete vedere dalle foto) mi ritrovo fra le mani due joypad originali Atari, con tanto di leva analogica, il certificato di garanzia, ovviamente scaduto ma mai utilizzato (il che presuppone che la console non abbia mai subito riparazioni) ed una copia originale di Galaga, il successore  made in Namco di Galaxian!! La voglia di provarlo è davvero tanta quindi come un fulmine procedo al collegamento alla tv di casa e comincio la sintonizzazione del canale (eh si…Le vecchie console, collegandosi al televisore tramite un normalissimo cavo RF, necessitavano della sintonizzazione del canale! Mica le comodità che abbiamo ora…)! Non potevo sapere ovviamente che le soprese non sarebbero finite con Galaga infatti appena trovato il canale corretto vedo visualizzarsi sullo schermo uno dei giochi più famosi del mondo videoludico precaricato nel sistema: Asteroids!! E che versione…Una delle migliori! Inutile spiegarvi lo stupore misto a felicità nel ritrovarmi fra le mani due pezzi da novanta come i titoli in questione.

 

La cartuccia originale di Galaga

Faccio notare inoltre che l’Atari 7800 è totalmente compatibile con tutto il catalogo del 2600 pertanto potremo giocare a titoli del calibro di Jungle Hunt, Pole Position (ed il suo seguito realizzato esclusivamente per il 7800 e quindi più curato graficamente), Centipede, Pac Man, Pitfall e moltissimi altri. Un catalogo davvero sterminato di giochi che nessun vero retrogamer può lasciarsi sfuggire! Praticamente con pochi spiccioli mi ritrovo fra le mani una console che, assieme al 2600, ha fatto la storia di Atari e due giochi che non avrei mai pensato di rigiocare dopo quasi 25 anni!! Ora non mi resta che recuperare i giochi storici, come quelli appena citati, per ritenermi un bambino soddisfatto… 🙂

E’ proprio vero: il retrogaming è una malattia e come tale va curata…come? Con l’acquisto quotidiano di giochi e di macchine che hanno fatto parte della nostra infanzia e che hanno permesso la realizzazione delle potensissime macchine odierne. Senza i vari Commodore 64, Amiga e Atari e molti altri forse non avremmo nessuna Playstation 3, Wii o Xbox 360! Meditate gente, meditate…

PS: L’acquisto di questa meraviglia mi è costato la bellezza di …10 Euro su Ebay! 🙂


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Autore: Robert Grechi

Nato nel 1977 ho vissuto in prima persona la nascita dei videogames fin dal lontano 1982, anno in cui entro in possesso di uno splendido Colecovision e con il quale comincio la mia “carriera” videoludica! Da allora è stato un susseguirsi di Home Computer e Console che hanno ampliato ulteriormente l’interesse per i videogiochi al punto da aprire, nel mese di Luglio 2009, il blog Retrogaming Planet interamente dedicato al mondo videoludico anni ’80 – ‘ 90!

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