INTERVISTA A…RETROGAMING PLANET!

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INTERVISTA SCRITTA DA ROBERT GRECHI SU TRACCIA DI VINCENZO SCARPA
 

In questa mia prima intervista – dedicata a Robert Grechi – scoprirete tutto o quasi quello che c’è da sapere sul Webmaster del blog Retrogamingplanet.it, ottimo portale italiano dedicato al retrogaming in generale.
Buona lettura!

Vincenzo Scarpa
 

RGP

 

VINCENZO: Ciao Robert! Com’è nata la tua passione per i videogames e qual è stata la prima macchina con la quale hai mosso i primi passi?

RGP: Ciao Vincenzo! Diciamo che il mio ingresso nel mondo videoludico è avvenuto quasi per caso anche se in famiglia c’è sempre stata una certa passione per la tecnologia…
Tutto è cominciato nel lontano 1982 quando un cugino di mio padre mi regalò il suo Vic20 accompagnato da un semplice programmino realizzato da lui stesso: Calendario perpetuo!
Il programma in sé non era nulla di eccezionale (un semplice calendario) ma quello che colpì la mia attenzione fu la schermata che permetteva di passare da un mese all’altro!
In pratica la schermata del mese corrente veniva letteralmente “risucchiata” dal monitor per lasciare spazio a quella del mese successivo (un effetto simile alla partenza in velocità Warp della nave stellare Enterprise di Star Trek per intenderci…). Ti chiederai ovviamente cosa avesse di tanto speciale quell’effetto… beh, per un bambino di 5 anni abituato a giocare solo ai giochi da tavolo quell’effetto era pura fantascienza!!
In seguito acquistai in edicola le mitiche cassettine (pirata) sulla quali trovai uno splendido gioco sullo stile del futuro Project X: Star Bowl! Passai intere giornate a giocare a Star Bowl arrivando addirittura a portarmi dietro il Vic20 durante le classiche domeniche a casa dei parenti!
Possiamo quindi dire che il mio interesse verso i videogiochi cominciò proprio grazie alla macchina Commodore anche se la vera passione (che mi avrebbe poi accompagnato per sempre negli anni successivi) sbocciò grazie al COLECOVISION che i miei genitori mi regalarono nel 1983.
Purtroppo non ricordo i titoli dei giochi in mio possesso ma posso affermare con certezza di essere rimasto assolutamente stupefatto davanti alla moltitudine di colori ed alla “magnificenza grafica” che la console era in grado di offrire. (Il Colecovision poteva vantare, per i tempi, conversioni casalinghe dei giochi da bar davvero molto fedeli. Non c’è quindi da stupirsi se Robert ai tempi fosse così entusiasta di questa console…NdR)

VINCENZO: Quindi la tua passione è cominciata in origine su Home Computer per poi passare alle console…in seguito come hai proseguito la tua carriera videoludica?

RGP: Gli anni a seguire sono stati un susseguirsi di acquisti di macchine più potenti: ricordo come fosse oggi le visite domenicali assieme a mio padre in un negozio di informatica vicino a Milano dove, in una stanzetta separata dal negozio, rimanevano costantemente accesi i vari COMMODORE 16 e Commodore 64; e fu proprio quest’ultimo a catalizzare la mia attenzione complice l’utilizzo della macchina Commodore alla scuola elementare grazie al mitico Maestro Luigi che, con la scusa di farci giocare e svagare, ci forniva le prime nozioni di Basic.
L’aula di informatica era composta da tre Commodore 64 versione “biscottone” con relativi monitor originali Commodore: nell’ora di lezione giocavamo per quarantacinque minuti (a turno) a BOZO’S NIGHT OUT e per i rimanenti quindici minuti “studiavamo” il Basic.
Ora tu immagina un bambino di 6 anni, già appassionato di computer, davanti a tre Commodore 64 a sua completa disposizione!! La fine del mondo.
L’ovvia conseguenza di tutto questo è stata richiedere insistentemente ai miei genitori l’acquisto del gioiello Commodore purtroppo senza risultato… all’epoca infatti non c’erano le possibilità economiche che ci sono ora per l’acquisto di cose superflue, pertanto dovetti rinunciare.

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La postazione espositiva (con Amiga 1200) di WoprBox, ora Retrogaming Planet, alla Reunion Simulmondo

La postazione espositiva (con Amiga 1200) di WoprBox, ora Retrogaming Planet, alla Reunion Simulmondo

VINCENZO: Quindi non hai mai posseduto un Commodore 64 pur avendolo utilizzato per anni giusto?

RGP: Esattamente. Cinque anni alla scuola elementare ed un anno alla scuola media! Preso quindi dalla disperazione e con una grande voglia di cambiare il mio ormai vetusto Colecovision ripiegai sul classico ATARI 2600 Junior che trovai in vendita a 99.000 Lire al centro commerciale Euromercato di Assago (ora Carrefour) in provincia di Milano.
Naturalmente preso dall’euforia non potevo sapere che la macchina Atari fosse qualitativamente inferiore al Colecovision ed al Commodore 64. Per questo, quando mi resi conto dell’inferiorità della macchina (pur avendola sfruttata a fondo con dei giochi quali SOLARIS, MARIO BROS., JUNGLE HUNT, CRYSTAL CASTLE e molti altri), decisi che era arrivato il momento di fare il grande passo.
Era stato appena presentato l’AMIGA 600 e con la scusa del poco spazio occupato dalla macchina e dell’utilizzo non ludico che potevo farne, chiesi a miei genitori di acquistare il gioiellino Commodore.
Finalmente i miei genitori cedettero e a Natale del 1992 l’Amiga 600 fece il suo ingresso in casa mia! (Robert acquistò il suo Amiga in un momento piuttosto “triste” della Commodore. L’Amiga 600 fu infatti uno dei tanti errori che portò la Commodore al fallimento due anni più tardi, ma questo Robert, così come tutti o quasi gli amighisti dell’epoca – me compreso – non potevano fortunatamente ancora saperlo… NdR)

VINCENZO: In questo caso la domanda d’obbligo: com’è stata la tua infanzia videoludica?

RGP: Premettendo che non sono mai stato il tipo che evita di uscire per stare davanti al computer a giocare, devo ammettere che la sera, al ritorno dalle uscite con gli amici o la ragazza, passavo dalle due alle tre ore attaccato all’Amiga tentando di tirare fuori qualcosa di decente dal fido PROTRACKER o per portare a termine i vari MONKEY ISLAND, FASCINATION, INDIANA JONES e tutti i titoli che hanno fatto la storia della macchina Commodore.
Ovviamente non perdevo occasione per visitare, nel tempo libero, tutte le sale giochi di Milano (a tal proposito ho scritto tre articoli che invito a leggere cliccando sui rispettivi links poco sotto)… (Caratteristica peculiare di quegli anni erano proprio le citate sale giochi, luoghi di “sogno” dove tutti i videogiocatori incalliti e non potevano divertirsi a pagamento con dei videogiochi che erano – almeno negli anni ’80 e ’90 – spesso superiori alle rispettive conversioni casalinghe, grazie al potente hardware delle macchine sulle quali venivano concepiti. NdR)
A questo proprosito invito tutti i lettori a dare un’occhiata ai tre articoli, scritti tempo addietro, nei quali ricordo le sale giochi da me frequentate da ragazzo:

Le sale giochi della mia adolescenza – Parte Prima

Le sale giochi della mia adolescenza – Parte Seconda

Le sale giochi della mia adolescenza – Parte Terza

VINCENZO: Sai programmare e se sì, in quale linguaggio?

RGP: Hai toccato un punto dolente…purtroppo non ho mai imparato a programmare proprio per il fatto di non aver mai avuto macchine da poter programmare! Quando possedevo il Vic20 ero troppo piccolo (5 anni) ed una volta acquistato l’Amiga, documentandomi, mi resi conto di non capirci quasi nulla di Assembler, C++ ed affini.
Quindi a parte il Basic, il DOS e l’HTML (imparato da autodidatta pochi anni fa e per esigenze del blog) non conosco alcun linguaggio di programmazione! Forse non ho la mente del programmatore e di questo dovrei farmene una ragione anche se è difficile accettarlo.
E’ il mio più grosso rimpianto.

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Retrogaming Planet nasce da qui...

Retrogaming Planet nasce da qui…

VINCENZO: Capisco! Ma credo non sia mai troppo tardi per imparare se ci sono determinazione ed uno scopo ben preciso da raggiungere… In ogni caso ci racconti perché hai deciso di aprire un blog sul Retrogaming e come è nato il tutto?

RGP: Con piacere! Tutto è partito nel 2008 quando mi resi conto di aver una gran voglia di scrivere recensioni di videogame: non essendo un grande appassionato dei giochi attuali (tutta grafica ma poca sostanza a mio parere) decisi di dedicarmi completamente al giochi d’epoca sui quali mi sentivo decisamente più ferrato avendoli utilizzati in prima persona.
Non avevo idea però di come si realizzasse un blog e quindi acquistai un paio di libri sull’argomento che si rivelarono fin da subito inutili in quanto non fornivano alcun aiuto concreto nella realizzazione del mio progetto. Decisi allora di aprire un blog, su un account Blogger gratuito, con il nome di WoprBox (Lo WOPR è il computer “protagonista” del film di fantascienza War Games del quale sono un accanito fan) pubblicando un primo articolo di presentazione.
Mi sono posto solo tre regole ben precise da rispettare per WoprBox ovvero che:

  1. Fosse realizzato per puro divertimento e senza alcun impegno
  2. Ospitasse esclusivamente brevi recensioni di vecchi giochi
  3. Che fosse gestito unicamente ed interamente dal sottoscritto

Nulla di più.
Se la prima regola è stata costantemente rispettata lo stesso non si può dire per le altre due. Infatti, come puoi tu stesso appurare, attualmente il blog offre recensioni di retrogames ma anche speciali su periferiche, saltuariamente recensioni o info su videogiochi attuali e ultimo, ma forse più importante di ogni altra cosa, la presenza di numerose interviste a personaggi di spicco del mondo videoludico (editoriale e non).
Per riguarda lo Staff, il blog è stato gestito unicamente dal sottoscritto per tre anni dopodiché, considerati i miei impegni personali, ho deciso di “aprire le porte” a tutti quelli che ne avrebbero fatto richiesta; ecco quindi arrivare Francesca Rinaldi (sezione Nintendo), Francesco Romano (sezione Sega e Commodore 64), Marco Malpezzi (Sezione Atari) oltre ai collaboratori Mauro Corbetta (sezione Eventi) e Massimo Mazzanti (sezione Modding e nuovi progetti).

VINCENZO: A questo proposito siamo curiosi di sapere come sei riuscito negli anni ad intervistare personaggi quali JOHN ROMERO, ALLISTER BRIMBLE, CHRIS HUELSBECK, HOLODERAM SOFTWARE oltre ai vari giornalisti videoludici storici quali BONAVENTURA “BDB” DI BELLO, CARLO SANTAGOSTINO e molti altri…

RGP: Domanda plausibile con una risposta molto semplice: chiedendo ai diretti interessati! Infatti, al contrario di quanto spesso si pensa, chiedendo con gentilezza ed umiltà spesso si ottiene quello che si vuole senza ricorrere ad espedienti o atti di furbizia! (Trovate tutte le interviste sopraindicate nella sezione INTERVISTE presente sulla barra dei menu in Home Page. NdR)
Dobbiamo però fare un passo indietro al lontano 2009 ovvero gli esordi del blog: quando ho deciso di mettere online WoprBox ero consapevole di non poter ottenere la visibilità desiderata senza alcuna pubblicità (non essendo un esperto del settore o un personaggio conosciuto). Per questo motivo decisi di aprire un account su Facebook con il quale contattare i personaggi che conoscevo solo di fama (ero conscio del fatto che, ormai, anche i personaggi più famosi spesso hanno un account su FB).
Essendo un fan della SIMULMONDO, la storica software house bolognese di giochi Amiga e PC fondata da FRANCESCO CARLA’ (intervista disponibile CLICCANDO QUI) mi venne naturale cercare i profili dei personaggi che avevo visto nei credits dei giochi anni prima ovvero IVAN VENTURI, GIANLUCA “BOKA” GAIBA e RICCARDO CANGINI (fondatore e CEO di ARTEMATICA)…trovai il profilo di quest’ultimo e gli chiesi l’amicizia seppur con poche speranze di risposta.

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Robert Grechi e Riccardo Cangini alla Reunion Simulmondo

Robert Grechi e Riccardo Cangini alla Reunion Simulmondo

Da Sx: Andrea Bradamanti, Ivan Venturi, Robert Grechi e Batale Fietta alla Reunion Simulmondo

Da Sx: Andrea Bradamanti, Ivan Venturi, Robert Grechi e Batale Fietta alla Reunion Simulmondo

Da Sx:  Gianluca "BOKA" Gaiba, Robert Grechi, Michele Sanguinetti, sempre alla Reunion Simulmondo

Da Sx: Gianluca “BOKA” Gaiba, Robert Grechi, Michele Sanguinetti, sempre alla Reunion Simulmondo

Con sorpresa Riccardo accettò e, dopo i saluti di rito, gli presentai il mio ancora acerbo blog.
Riccardo non esitò a farmi numerosi complimenti spronandomi ad andare avanti in quanto, secondo lui, ero sulla strada giusta. Seguii quindi i consigli e da quel giorno cominciò un rapporto di amicizia (successivamente ci siamo incontrati numerose volte anche di persona) che va avanti ancora oggi. A quel punto capii che pubblicizzando Worpbox su Facebook avrei potuto ottenere maggiore visibilità ed ulteriori contatti.
Poco tempo dopo infatti contattai GianLuca “BOKA” Gaiba (il musicista della Simulmondo) proponendogli un’intervista per il mio blog che BOKA accettò con entusiasmo, realizzando quindi la PRIMA INTERVISTA IN ASSOLUTO pubblicata su WoprBox!
Da quel giorno è stato un susseguirsi di ricerche di contatti che mi portò a realizzare le interviste a CARLO SANTAGOSTINO, i ragazzi della HOLODREAM SOFTWARE (italianissima Software House produttrice di giochi per Amiga), BONAVENTURA “BDB” DI BELLO e tutti gli altri!
A proposito di Bonaventura Di Bello vorrei ringraziarlo pubblicamente per il costante supporto morale fornito ed i numerosissimi consigli tecnici relativi alla gestione del blog in tutti i suoi aspetti ma soprattutto per avermi dato la possibilità di passare dall’account Blogger ad un dominio personalizzato su WordPress (cambiando anche il nome del blog in Retrogaming Planet), permettendomi cosi di “spiccare il volo”!

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Robert Grechi e Bonaventura Di Bello al VGH 2010

Robert Grechi e Bonaventura Di Bello al VideoGames History 2010

Per quanto riguarda invece le interviste a Romero, Huelsbeck e Brimble… beh, devo dire che non è stato facile contattarli e realizzarle a causa di molti fattori anche se, una volta pubblicate, i diretti interessati si sono tivelati davvero entusiasti e soddisfatti, nessuno escluso.
Per questo motivo vado molto fiero, nel mio piccolo, del lavoro svolto: se usi la testa, la gentilezza e non fai torti a nessuno, puoi ottenere davvero tutto in modo autonomo.

VINCENZO: Come darti torto! In merito invece al tuo parco macchine cosa puoi dirci?

RGP: Ti posso dire che il mio parco macchine (che puoi trovare sul blog alla voce COLLEZIONE) si sta ripopolando in questi ultimi anni dopo che, un imprevisto familiare ne ha purtroppo distrutto una buona parte.
Mi ritengo un piccolo collezionista, seppur la mia collezione non contenga pezzi davvero storici (a parte qualche pezzo qua e là), che fa di tutto per preservare il software e le macchine d’epoca, ripulendole una volta recuperate e sistemandole al meglio qualora ce ne fosse bisogno.
Purtroppo non avendo a disposizione un locale apposito sono costretto a tenere il materiale nella cantina di casa ad eccezione del software, tutto ben organizzato ed esposto in salotto, del Commodore 64 (che fa bella mostra di sè al fianco del PC dal quale sto scrivendo) e delle varie console Nintendo spesso utilizzate dalla mia compagna.
Naturalmente ogni occasione è buona per acquistare del “nuovo “ materiale.

VINCENZO: Ovviamente. Cosa pensi della nascita costante di siti e blog dedicati al retrogaming nonché dell’apertura di veri e propri musei quali il ViGaMus di Roma e l’Archivio Videoludico di Bologna?

RGP: Credo siano iniziative assolutamente fantastiche pur non essendo io il tipo da donare le mie macchine a strutture specifiche. E’ vero che tenere in casa macchine che quasi mai verranno utilizzate è inutile ma non riuscirei mai a staccarmi dai miei Amiga 1200, Atari 2600 e 7800 o Game Boy…
Inutile dire che invito tutti i veri appassionati a farci almeno una visitina appena possibile; io stesso mi recherò quanto prima al VigaMus per “toccare con mano” l’ottimo lavoro svolto.
In merito ai siti e blog invece devo fare una distinzione fra i blog che recensiscono esclusivamente i giochi e quelli che offrono invece anche altro materiale “d’epoca”: personalmente ritengo non abbia senso tenere aperto un blog che ospita solo brevi recensioni (ed a volte fatte pure male) di retrogames; sono invece dell’idea che un portale debba offrire quanto più materiale possibile in merito alla “materia” scelta. (Pienamente d’accordo, anche se il target principale deve rimanere secondo me sempre quello per il quale si è aperto il sito…NdR)
Per questo Retrogaming Planet ha fatto nel tempo delle scelte ben precise ovvero di pubblicare anche interviste, speciali e racconti personali inerenti il mondo videoludico oltre a recensire ESCLUSIVAMENTE (tranne qualche rara eccezione) giochi solitamente poco trattati in giro per la rete.
Sicuramente una scelta non condivisibile da qualcuno, ma che ritengo necessaria per evitare di leggere mille recensioni tutte uguali dei soliti giochi togliendo invece spazio a quelli meno conosciuti che, magari, meritano di essere riscoperti.
Non troveranno infatti posto sul mio blog recensioni di giochi storici quali Monkey Island, Mortal Kombat, Street Fighter, ecc. Per giochi di questo tipo il mio consiglio è di riesumare le riviste storiche quali ZZAP! e TGM in formato cartaceo oppure scaricarsi le scansioni delle riviste realizzate dai miei amici Mauro Corbetta ed Andrea Pastore con il loro progetto RETROEDICOLA.

VINCENZO: Secondo te le strutture sopra citate ed i vari blog dovrebbero in qualche modo collaborare o lavorare ognuno per conto proprio?

RGP: Per quanto riguarda i Musei dubito potrà mai esserci una collaborazione fra i vari musei italiani. Questo per un fattore di “gelosia” delle proprie strutture, macchine a disposizione e – perché no – capacità di organizzazione e posizione geografica di ognuno di essi.
D’accordo invece nel creare collaborazioni fra le varie strutture e noi blogger, com’è successo con Mauro Corbetta ed Andrea Pastore che hanno addirittura installato un proprio totem, da loro gestito, per la lettura delle riviste scansionate al ViGaMus di Roma.
Altrettanto d’accordo per la collaborazione fra siti e blog! Non è un caso infatti se spesso Retrogaming Planet pubblicizza sulle proprie pagine siti e blog quali CYBERLUDUS dell’amico Roberto Placanica, Il tuo splendido sito EMUWIKI sugli emulatori oppure articoli, links e discussioni varie del sito READY64 dell’amico Roberto Nicoletti
Allo stesso tempo Retrogaming Planet è anche partner dell’ottimo GAMESEARCH, della comunità italiana di Sensible Soccer SENSIBLEITA e di molti altri siti.

VINCENZO: Per concludere ci puoi dare qualche informazione sui progetti futuri del tuo blog?

RGP: La cosa più importante è sicuramente l’inizio di una collaborazione con un famoso sito di videogames (quindi non solo retro) che porterà nuovo materiale su entrambi i portali nonché articoli esclusivi.
A breve poi verranno anche pubblicate numerose interviste a personaggi di grande calibro del mondo (retro)videoludico… ora però non posso ancora sbilanciarmi più di tanto!
Vi dirò solo che buona parte di esse sono già pronte per la pubblicazione.

Per finire ci sarà una graditissima sorpresa per il sottoscritto (e spero per tutti voi), proposta da un amico, della quale però, anche in questo caso, non posso assolutamente svelare alcun dettaglio…Vi dico solo che, se tutto va come dovrebbe andare, Retrogaming Planet spiccherà definitivamente il volo!

VINCENZO: Te lo auguro davvero Robert. Grazie a te per il tempo dedicato a questa intervista.

RGP: Grazie a te per avermi intervistato!

©Copyright 2009 – 2023 by Retrogaming Planet – Robert Grechi
 

Autore: Robert Grechi

Nato nel 1977 ho vissuto in prima persona la nascita dei videogames fin dal lontano 1982, anno in cui entro in possesso di uno splendido Colecovision e con il quale comincio la mia “carriera” videoludica! Da allora è stato un susseguirsi di Home Computer e Console che hanno ampliato ulteriormente l’interesse per i videogiochi al punto da aprire, nel mese di Luglio 2009, il blog Retrogaming Planet interamente dedicato al mondo videoludico anni ’80 – ‘ 90!

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