INTERVISTA SCRITTA DA RAFFAELE VALENZISE SU TRACCIA DI RGP
Dopo tutti questi mesi insieme credo abbiate compreso la grande passione che nutro nei confronti di Amiga e quindi quale miglior modo di dimostrarla se non quello di pubblicare un’intervista al grafico che realizzò uno dei migliori giochi di corse per la macchina Commodore? E’ con grande piacere quindi che vado a presentarvi Raffaele Valensise grafico di Holodream Software!
RGP: Ciao Raffaele! Prima di tutto un grazie per aver accettato, nonostante gli impegni familiari e lavorativi, di rispondere alle mie domande!
RAFFAELE: Grazie a te per la passione dimostrata!
RGP: Cominciamo con la classica domanda anagrafica: dove e quando nasce Raffaele Valensise?
RAFFAELE: Nasco nel 1965 da madre toscana e padre calabrese. Per non scontentare nessuno dei due ho preferito vedere la luce a Roma… 🙂
RGP: Sappiamo che sei un grafico quindi siamo curiosi di sapere quando hai scoperto questa tua passione per il disegno?
RAFFAELE: Fin da bambino ho sempre avuto la passione per i fumetti; da leggerli a provare a disegnarli il passo è stato breve. Ricordo di essermi cimentato con tutti i personaggi Disney ma anche Tiramolla, gli eroi della Marvel e Alan Ford…
RGP: Qual è stata la prima macchina sulla quale hai “messo le mani” e a quanti anni?
RAFFAELE: Ricordo che il primo “smanettamento” avvenne sul Sinclair ZX80 di un amico, io avevo 17 anni e da allora la passione per la tecnologia non mi ha più abbandonato!
RGP: Da adolescente eri il tipico ragazzo che trascorreva tutto il giorno chiuso nella sua stanza incollato al computer oppure avevi una tua vita sociale ed il PC rimaneva solo uno svago?
RAFFAELE: All’epoca uscivo molto con gli amici, suonavo il synth (benvenuto nel club allora!NdRGP) in un gruppo Progressive Rock e studiavo… Per l’informatica rimanevano solo le ore notturne!
RGP: I tuoi genitori cosa pensavano di questa passione? Condividevano il tuo interesse o erano contrari?
RAFFAELE: Beh, il computer incarnava la classica “distrazione” che fuorvia l’adolescente dagli obblighi scolastici! Col tempo, però, l’informatica è diventato un lavoro e i miei genitori dovettero accettare di buon grado la scelta fatta!
RGP: Il computer ha contribuito a sviluppare le tue capacità grafiche o è stato solo un mezzo alternativo alla matita per esprimere quello che avevi in mente?
RAFFAELE: La Computer Graphic è stata una rivelazione! Sebbene dal mio primo computer ZX Spectrum passando per il Commodore 64 e l’Amiga, fino ai primi Apple Mac, i computer sono stati (e sono tutt’ora) solo una “prolunga” della matita.
Guai a considerarli un sostituto!
RGP: Sai Programmare? E, se si, quale linguaggio conosci?
RAFFAELE: Ho iniziato programmando le calcolatrici Texas Instruments TI47 (chissà se qualcuno se le ricorda ancora!) poi, via via, sono passato dall’Assembler ai vari Basic, poi DBIII, Clipper e qualcosa in C. Mi sono fermato a Visual Basic 6.0!
RGP: Cosa ti ha spinto ad avvicinarti al mondo del computer e nello specifico alla grafica digitale e al mondo dei videogames?
RAFFAELE: Il personal computer rappresentava per quelli della mia generazione la concreta possibilità di mettere le mani su qualcosa che fino a quel momento faceva solo parte dei libri di fantascienza! Fin da ragazzino ho divorato libri su libri di Isaac Asimov, Theodore Sturgeon, Brian Aldiss, Robert Heinlein, Clifford D. Simak, Philip K. Dick e soprattutto racconti e romanzi che avevano per protagonisti robots e intelligenze artificiali in genere.
RGP: Prima di diventare sviluppatore di videogiochi utilizzavi principalmente Amiga o PC per i tuoi lavori amatoriali e per giocare?
RAFFAELE: Sin dall’inizio ero più affascinato dall’aspetto tecnologico di un videogame piuttosto che dal gioco in sé. Passavo ore a cercare di capire come fossero animati i personaggi e come fosse realizzato il fondale in “parallasse” per poi provare a riprodurre il tutto con il mio tool grafico preferito: il favoloso DeLuxe Paint! All’epoca (1988) il PC era ancora troppo limitato dal punto di vista multimediale… Poca soddisfazione!
NOTA IMPORTANTE
A chi non sapesse cos’è il parallasse proverò a spiegarlo con un semplice esempio…
Avete presente quando siete in macchina e, guardando fuori dal finestrino mentre siete in movimento, vedete gli alberi più vicino a voi che sembrano schizzare via, quelli leggermente più lontani che scorrono via un po’ più lentamente e quelli in lontananza invece molto molto lenti nel “muoversi”? Bene questo effetto si chiama Parallasse Multistrato ovvero oggetti che si muovono con velocità differenti, rispetto al fondale, in base al punto d’osservazione!
Se non avete ancora compreso il significato di Parallasse, date un’occhiata a questo video di F17 Challenge per Amiga del nostro Raffaele:
Quando la macchina va in salita fate caso alla pista che “si alza” rispetto alle montagne sul fondo…Questo è un altro esempio di Parallasse!
RGP: Quale videogames ricordi con maggior affetto (naturalmente fra quelli NON realizzati da te)?
RAFFAELE: Ecco la mia “Super-Classifica”:
- The Hobbit, Manic Miner, Atic Atac (ZX Spectrum)
- DeJaVu (Apple Mac, Commodore 64)
- Beach Head (Commodore 64)
- Turrican, Defender of The Crown, Pinball Fantasies, Test Drive (Amiga)
- Doom, Day of The Tentacle (PC)
RGP: Quando hai capito che la tua passione sarebbe potuta diventare un lavoro?
RAFFAELE: Quando mi giunsero i complimenti di Francesco Carlà, cui avevo inviato un demo-disk pieno zeppo di immagini ed animazioni che avevo realizzato su Amiga. Si può dire che in assoluto il mio primo lavoro “potenzialmente” retribuito fu quello di grafico per conto della Simulmondo! Avevo un contratto, avevo un’Amiga, avevo tanta passione! Chi poteva fermarmi?
Peccato che poi le cose con Simulmondo non andarono nel modo sperato: dopo due anni di delusioni, io ed altri ne uscimmo fuori pensando che sarebbe stato davvero difficile trasformare la nostra passione in un lavoro vero.
RGP: Se non sbaglio tu sei uno dei fondatori di Holodream Software assieme a FABRIZIO FARENGA e ALFREDO SIRAGUSA… Come sei entrato in contatto con loro? Eravate già amici o vi siete conosciuti per caso?
RAFFAELE: Se non ricordo male, Fabrizio Farenga e il suo amico Francesco Simula mi contattarono tramite la Genias di Riccardo Arioti (ex socio di Francesco Carlà con il quale ero rimasto in contatto dopo la fuoriuscita da Simulmondo) per realizzare la grafica di un gioco che avevano in mente. Una sorta di Commando/Turrican cui serviva la grafica di fondo e l’animazione del personaggio principale. Il progetto fu poi abbandonato quando Riccardo Arioti preferì sponsorizzare un mio progetto basato sullo sport (all’epoca) del momento “Top Wrestling”. Al team si unirono Alfredo Siragusa (grafica e animazioni) e Nicola Tomljanovich (musiche).
Questo videogame fu il primo pubblicato come Holodream, sebbene fosse per me il quarto.
Il gioco, purtroppo, ebbe una distribuzione limitata al solo territorio italiano e non ci garantì il ritorno economico che ci aspettavamo…All’epoca, la cifra più alta che riuscivamo a metterci in tasca dopo aver consegnato un videogame su cui avevamo lavorato mesi si aggirava sulle 250.000 lire a testa!
Senza paura di sbagliarmi, sommando i proventi ottenuti con Bowls, F1 Manager, Tilt! e Top Wrestling ricordo di non aver superato complessivamente le 500.000 lire!
RGP: Nel mio articolo riguardo F17 Challenge (uno dei vostri migliori prodotti) dicesti che ricordi questo gioco con particolare affetto:
Il gioco, come sappiamo, è stato distribuito dal TEAM 17 (anzi molti pensavano che fosse realizzato proprio da loro) cosa più unica che rara per una software house italiana! Cosa provano dei ragazzi poco più che ventenni a collaborare con la software house che ha sfornato alcuni fra i migliori giochi (ritenuti veri capolavori) dell’epoca Amiga?
RAFFAELE: Fu una soddisfazione enorme! A parte il prestigio del brand Team 17 affiancato a quello Holodream, per la prima volta vedemmo i famosi “soldi veri”! Se non ricordo male, riuscimmo a metterci in tasca qualche milione delle vecchie lire a testa!
RGP: Mi sembra che Holodream abbia sviluppato più giochi per Amiga rispetto al PC! Una precisa scelta vostra o altro?
RAFFAELE: In realtà, dopo F17 Challenge, Holodream si concentrò sulla produzione di adventure-games per PC destinati alle edicole:
- La Storia Ancestrale
- Mandrake
- Yellow Kid
- L’Uomo Mascherato
Il mercato era cambiato e l’Amiga aveva imboccato la triste strada dell’oblio…
RGP: Sul sito www.holodream.it/nebula.htm viene pubblicizzato un certo Nebula Fighter per PC, uno sparatutto mai commercializzato…Tu hai partecipato alla sua realizzazione?
RAFFAELE: No, non vi ho preso parte: Nebula è stato un meraviglioso progetto realizzato da Fabrizio Farenga e Alfredo Siragusa. All’epoca avevo già abbandonato il settore per dedicarmi ad altro.
RGP: Mi dici tre titoli e tre macchine (vecchie o attuali) che porteresti sulla famosa isola deserta?
RAFFAELE: allora la mia lista personale è questa:
- Amiga e il Deluxe Paint III
- Xbox e Driv3r
- PS3 e Uncharted 2
RGP: Di cosa ti occupi attualmente? Sei ancora in contatto con i tuoi ex-colleghi?
RAFFAELE: Ora sono Technology Architect in un’azienda di soluzioni informatiche! Con i vecchi compagni d’avventure ogni tanto ci scappa una mail o una battuta su Facebook: ognuno ha poi preso strade diverse…
RGP: Moltissime persone, tra le quali il sottoscritto, si chiedono se Holodream Software sia ancora in attività, dato che esiste un sito ma non sembra aggiornato. Hai notizie in merito?
RAFFAELE: Fabrizio Farenga ha caparbiamente mantenuto in linea il sito web: ora lui si dedica allo sviluppo di applicazioni per iPhone e da un annetto stiamo parlando di realizzare qualche progettino (magari un porting) proprio per il telefonino di Mr. Jobs…
RGP: Un consiglio a quanti volessero entrare, lavorativamente parlando, nel mondo dei videogames?
RAFFAELE: Il mercato è davvero cambiato negli ultimi anni: ci sono più strumenti ma anche più competizione… Il consiglio è quello di specializzarsi seriamente in un solo ambito (musica, grafica 3D, programmazione), realizzare demo innovative, provare a contattare gli uffici di recruiting delle majors e incrociare le dita!
RGP: Un’ultima domanda: se ti chiedessero di realizzare un’ultima volta un videogioco cosa risponderesti?
RAFFAELE: ASSOLUTAMENTE SI!
Giunti alla conclusione non posso che ringraziare Raffaele per aver accettato immediatamente di rispondere alle mie domande e mi auguro che quanto detto possa essere utile a chiunque voglia intraprendere la carriera di grafico o solamente cimentarsi nella realizzazione di un, seppur semplice, videogame utilizzando magari i numerosi tools di sviluppo disponibili in rete!
ULTERIORI APPROFONDIMENTI
INTERVISTA A RAFFAELE VALENSISE, su Ready64 (16/01/2013)