Spesso in campo informatico e videoludico il termine Innovazione non è sinonimo di Successo…
Infatti chi ha almeno tren’anni non potrà dimenticare le numerose macchine che, nonostante l’ottimo hardware a loro disposizione, non hanno riscosso il successo sperato vuoi per gli alti costi di produzione e gestione delle stesse vuoi per lo scarso supporto da parte degli sviluppatori: uno su tutti l’indimenticato DREAMCAST di Sega o ancora prima lo storico SATURN, splendide macchine che purtroppo hanno avuto vita breve surclassate da veri colossi quali Playstation e Playstation 2 rispettivamente!
Qualche anno prima però, precisamente nel 1993, la casa che ha dato i natali al meraviglioso OUT RUN, immette sul mercato uno strano aggeggio dall’aspetto futuristico che prometteva di rivoluzionare il mondo del gaming casalingo: il SEGA ACTIVATOR.
Questa semisconosciuta periferica, compatibile esclusivamente con il Sega Genesis/Mega Drive era composta da otto plasticosissimi pannelli che, una volta posizionati sul pavimento in forma ottagonale, permettevano al giocatore di muoversi liberamente all’interno trasformando i movimenti di quest’ultimo in segnali da trasmettere al personaggio su schermo…in sostanza ad ogni movimento del giocatore corrispondeva lo stesso movimento del personaggio all’interno del videogioco.
Il suo funzionamento era molto semplice ma allo stesso tempo innovativo (almeno per l’epoca): in pratica quattro degli otto pannelli disponevano di un sensore che “sparava” verso il soffitto raggi infrarossi (quindi invisibili all’occhio umano); ogni interferenza nel percorso di ritorno dei raggi provocata dal movimento di un braccio o di un piede del giocatore veniva “trasformata” in un comando e trasmesso al personaggio su schermo grazie ad un semplice collegamento via cavo utilizzando la classica porta joystick.
Naturalmente il sistema era in grado di riconoscere anche l’altezza alla quale veniva effettuato il movimento…
In sostanza l’utilizzo dell’Activator equivaleva a collegare un joypad alla console, infatti per ogni tasto del jopypad Sega (Tasti A, B, C) corrispondeva un movimento in una determinata direzione, stessa cosa per la croce direzionale!
Ad esempio allungare un braccio in basso a destra corrispondeva alla pressione del tasto B del joypad, muovendo invece un piede diagonalmente in alto a sinistra si otteneva lo stesso effetto della pressione sul tasto C sul controller e cosi via…
Tutto questo non vi ricorda qualcosa…? A me si e mi sento di considerare l’Activator una sorta di antenato del Kinect Microsoft (fatte le debite proporzioni ovviamente):
Nonostante il sistema ideato da Sega fosse molto interessante e, perchè no, divertente da utilizzare con picchiaduro e giochi sportivi, non ebbe il successo sperato a causa del prezzo elevato (non mi è dato conoscere il prezzo esatto ma so per certo che non si poteva sicuramente considerare una periferica economica…) ma soprattutto a causa dell’uso limitato che era possibile farne: infatti il giocatore, durante la partita, doveva necessariamente rimanere all’interno dell’ottagono per permettere ai raggi infrarossi di catturare il movimento degli arti e questo limitava enormemente la libertà di gioco dell’utilizzatore.
Inoltre l’Activator non era ovviamente compatibile con tutte le tipologie di gioco e per utilizzarlo era comunque necessario spendere tempo prezioso (per un giocatore incallito) nel “costruire l’ottagono, collegarlo alla porta joystick della console ed alla presa di corrente (il sistema richiedeva un alimentatore apposito per essere utilizzato) ed effettuare la calibrazione iniziale.
Inoltre ad ogni cambio di gioco era necessario effettuare nuovamente la calibrazione del dispositivo…
Ultimo ma non meno importante il fattore spazio: già un solo giocatore doveva disporre di uno spazio abbastanza ampio intorno a sè per evitare di distruggere qualche mobile o soprammobile o, ancora più importante, per evitare di farsi male lui stesso…non oso pensare cosa sarebbe successo giocando in coppia con un amico!!
Doppio Activator da montare e doppio spazio a disposizione…
Insomma un’ottima idea di base che non ha però ottenuto il successo sperato come le splendide console citate poco sopra!
Naturalmente chi avesse avuto la fortuna di provarlo dal vivo (io l’ho solo visto da vicino ma mai provato) è caldamente invitato a comunicare le proprie impressioni!