Fu sempre il genio di casa Nintendo che vide nascere nel 1987 un videogame eccezionale, finito poi nel dimenticatoio forse perchè oscurato dalla fama di una saga coeva che attirato di prepotenza tutta l’attenzione su di sé… Stiamo parlando di KID ICARUS, il primissimo episodio della saga intitolato Lo specchio di Palutena che per quanto fosse anche più completo del rivale Metroid, se vogliamo, non vide nascere un sequel immediato e finì per restare un piccolo gioiello per i retrogamers, fino alla comparsa del seguito ufficiale per Nintendo 3DS Uprising.
Ci fu un secondo capitolo per Gameboy Advance, ignorato dai più e non pubblicato in Giappone: per questo motivo Of Myths and Monster” più che un sequel viene visto come uno spin-off…
La cartuccia per NES vantava degli effetti audio ed una colonna sonora decisamente migliore di quella del suo diretto avversario, animazioni più fluide, stessa longevità e sistema di gioco a piattaforme. Decisamente una sfida superiore rispetto a Metroid e forse proprio per questo motivo Hikari Shinwa: Parutena no Kagami non ebbe la fortuna di vedere una saga, mentre Samus Aran quasi firmava un contratto con Hollywood.
Ma torniamo al gioco: il piccolo angelo Pit, devoto della bellissima dea della Luce Palutena, è imprigionato negli inferi dalla malvagia Medusa, dea dell’oscurità, che per vendicarsi di essere stata trasformata in un mostro da Palutena (che era stufa di vederle gettare pestilenze e calamità sui mortali) l’aveva castigata. Per tutta risposta, Medusa invade il palazzo nel cielo di Palutena e fa una strage.
Pit viene fatto prigioniero e relegato negli inferi, dove riceve un regalo dalla sua dea che, con gli ultimi poteri rimasti, gli invia un piccolo arco con il quale cercare di liberarsi e salvare la divinità ormai alla frutta. Usando la forza della disperazione o sperando in una ricompensa adeguata allo sbattimento, Pit si deve far strada fino al palazzo del cielo dove ora alloggia una Medusa trasformata e domandarle gentilmente di andarsene.
Naturalmente Pit deve prima recuperare i tre tesori sacri di Palutena che Medusa ha regalato ai suoi fedeli mostriciattoli come ricompensa per il genocidio di angeli: lo Scudo a specchio, le Ali di Pegaso e le Frecce di Luce sono ora custodite dai generali dell’esercito di Medusa e senza di quelli Pit non è in grado di affrontare la minaccia e ristabilire la pace.
Per poterlo fare, il nostro eroe deve prima di tutto superare l’Underworld e la fortezza messa a guardia che contiene il primo Boss, avventurarsi poi nell’Overworld, sconfiggendo il secondo guardiano nella seconda fortezza ed infine ascendere allo Skyworld, dove nella terza fortezza il terzo boss consegnerà eventualmente a Pit il terzo Tesoro Sacro, se glielo chiederà con la dovuta gentilezza. Una volta arrivati al Palazzo nel Cielo Pit sarà equipaggiato con le migliori armi possibili, e le probabilità di vittoria aumenteranno in base a quanto è riuscito a potenziarsi lungo la via.
Infatti, proprio come Metroid e Zelda, il gioco prevede dei Power Up per il nostro angioletto, che diventerà più forte aumentando il potere di attacco e più resistente amentando la barra della vita. Più saremo capaci di potenziare Pit, più facile risulterà il gioco e migliore il finale. EInfatti ci sono ben cinque finali disponibili a seconda del punteggio ottenuto in base ai power ups raccolti lungo la strada.
Anche qui, come in Metroid, un sistema di passwords ci permetterà di continuare la nostra avventura da dove l’avevamo interrotta, conservando oggetti e inventario, cosa non da poco.
I nemici che dovrete affrontare in Kid Icarus sono tanti e differenti, ognuno dei quali dotato di particolarità che vi faranno a volte sorridere, altre sganasciare dalle risate, altre ancora salire il nazismo a livelli epici. In ogni caso, sebbene la difficoltà sia piuttosto alta per svariati motivi, non arriverà mai a diventare frustrante al punto da voler abbandonare il gioco.
La struttura a piattaforme è semplice ma efficace: Pit deve continuare a salire verso l’alto, spostandosi da sinistra verso destra ed ha la possibilità di saltare, attaccare e collezionare oggetti. E’ curioso notare come, grazie a queste capacità fisiche del protagonista, alcuni giocatori considerino il gioco come una summa di Super Mario Bros, The Legend of Zelda ed il già citato Metroid con il quale, tra le altre cose, ha in comune proprio il nemico che dà il nome alla saga, ribattezzato Komyato e leggermente depotenziato. E vorrei vedere…
Per concludere, Kid Icarus – Lo specchio di Palutena sarà un gioco che amerete o detesterete a prima vista, è difficile susciti reazioni tiepide. Se avete giocato ad Uprising per Nintendo 3DS, vi piacerà scoprire come tutto ebbe inizio, se non lo avete fatto, potrebbe essere un buon pretesto per cimentarvi.
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