Da qualche tempo ho riscoperto il piacere di utilizzare i vecchi giocattoli, elettronici e non, in voga negli anni ’80…ed essendo Retrogaming Planet un blog dedicato appunto al retrogaming (quindi non solo videogiochi), ho deciso di aprire una nuova sezione GIOCATTOLI dedicata a tutti quei prodotti che non rientrano nella categoria videogames!
Chi di voi, ragazzi degli anni ’80, non ha mai fatto una partita a TRICKY TRAPS, storico gioco prodotto originariamente da Tomy (e successivamente anche dall’italiana POLISTIL) e distribuito in Italia da GIOCHI PREZIOSI?
Questo simpatico passatempo, classificabile come puro gioco in stile anni’80, non è altro che una “trasposizione” digitale di quei classici giochi, presenti in ogni bar – soprattutto nei posti di villeggiatura – nei quali l’obiettivo consiste nell’evitare gli ostacoli e le buche presenti sul piano di gioco, per cercare di vincere la pallina utilizzata.
PUBBLICITA’ TRICKY TRAPS
Questa versione casalinga però apporta alcune sostanziali modifiche atte ad aumentare la difficoltà di gioco e rendere più divertente ed intrigante il tutto: infatti se nei giochi da bar era sufficiente muovere diagonalmente il piano di gioco – tramite un classico volante – per evitare le buche disposte lungo il percorso, nel classico Tomy tutto viene reso più impegnativo dalla presenza di piattaforme girevoli, ponti mobili e potenti calamite.
Seppur racchiuso in un involucro di “piccole” dimensioni e con a disposizione esclusivamente un tasto per far saltare la palla ed un altro per far scendere le palline da utilizzare (entrambi meccanici), anche in questo caso il gioco offre un percorso preimpostato che la pallina dovrà necessariamente seguire per arrivare sana e salva al riquadro “GOAL“: la partita comincia con la discesa della prima palla che dovremo, tramite una pressione ben calibrata del tasto posto alla base del prodotto, far saltare su piattaforme girevoli, attraversare ponti che ad intervalli regolari si aprono e chiudono e far agganciare da una calamita rotante che, trasportandola ad un livello più basso del gioco, ci consentirà di continuare la partita affrontando i successivi ostacoli.
Il tutto, ovviamente, entro un limite di tempo di un minuto (mi sembra di ricordare), scandito da un timer a manopola posto sulla parte superiore del prodotto.
Vi premetto che non sarà affatto facile far arrivare la pallina fino in fondo al percorso in quanto ogni minimo salto o movimento della stessa deve essere calibrato dal giocatore prestando attenzione alla pressione con il quale si preme il tasto…e mandare la pallina fuori pista sarà cosa alquanto facile, questo è certo.
Un video dimostrativo, comunque, vale più di mille parole:
Ai giorni nostri un gioco del genere potrebbe sembrare stupido e noioso ma, vi assicuro, che negli anni ’80, tutti noi ragazzini impazzivamo per Tricky Traps perdendo ore intere a tentare di portare a destinazione tutte le palline!
Un gioco meccanico davvero ben fatto, a mio parere ovviamente, seppur un po’ troppo rumoroso e affamato di batterie: infatti, come è facile intuire, il tutto viene gestito da una batteria “mezza torcia” che, dovendo muovere meccanicamente tutto quel ben di Dio di ponti e piattaforme, necessita di sostituzione in breve tempo.
Fatemi sapere se anche voi, come il sottoscritto, avete passato ore davanti allo famosissimo Tricky Traps e ditemi cosa ne pensate!