LIBRO – THE STORY OF C64 IN PIXELS – Chris Wilkins

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LIBRO ACQUISTABILE CLICCANDO QUI


 

Vista la crescente diffusione delle pubblicazioni editoriali relative al retrogaming e retrocomputing, lo staff di Retrogaming Planet ha pensato di inaugurare
una nuova sezione del blog dedicata appunto a tutti quei libri che, in modo più o meno soggettivo e/o approfondito, parlano delle macchine che hanno fatto la storia informatica e videoludica.

In attesa della recensione post-lettura dello splendido libro Vita di videogiochi – Memorie a 8 bit di Ivan Venturi (ex-Direttore di produzione Simulmondo), il nostro Marco Malpezzi ha ben pensato di proporci un bellissimo libro, dedicato naturalmente al magico COMMODORE 64, che ritengo non debba mancare nella biblioteca di ogni appassionato.

Lascio quindi la parola al buon Marco!

Robert “RGP” Grechi
 

Con un posto nel Guinnes dei Primati come l’HOME COMPUTER PIU’ VENDUTO, e con circa diecimila software commerciali prodotti per lui, il Commodore 64 occupa un posto di indubbia importanza nella storia dell’elettronica mondiale ed un posto ancora più elevato nel cuore di molti videogiocatori che hanno iniziato con questa macchina e che ancora oggi ricordano con nostalgia i bei tempi che furono.
Il Commodore 64, però, non era solo un home computer ma anche una favolosa macchina sulla quale programmare e comporre tracce musicali che hanno fatto storia, così come i nomi dei più importanti autori di questi pezzi.
Pensateci un attimo… Quante piattaforme, siano esse console o computer, possono vantare un numero tanto elevato di compositori rimasti celebri?

Ecco quindi che un libro che racconti la storia del Commodore 64 e che ne raccolga i ricordi può, ai giorni nostri, avere un senso ed una potenziale base di lettori.
Quello che, sicuramente, ha pensato Chris Wilkins quando ha deciso di iniziare una campagna di crowdfunding tramite Kickstarter! Un’idea più che valida considerando che la somma necessaria è stata raggiunta ed il progetto partito, arrivato a termine e pubblicato da Fusionretrobooks, una casa editrice inglese molto attiva in questo campo.

Cliccando su questo LINK, potrete accedere direttamente alla pagina della casa editrice per effettuare l’acquisto del libro al prezzo di 19,99 Sterline (Se da una parte devo però ammettere che il libro non sia dei più economici, è pur vero che la quantità di materiale offerto e soprattutto la qualità della pubblicazione sono davvero un gradino sopra tutti gli altri…NdRGP)

Di seguito invece un video esplicativo dello stesso autore:


 

Il libro si suddivide in tre parti separate:

  1. Nella prima viene ripercorsa la storia della Commodore dagli albori, da quando iniziò la produzione di macchine da scrivere a quando passò progressivamente all’elettronica prima, ed ai personal computer poi. Ovviamente si parla diffusamente anche di Jack Tramiel, storico fondatore, e paragonabile, per lo sviluppo di questo settore, ad un Nolan Bushnell, ad un Clive Sinclair o ad uno Steve Jobs (sebbene alcuni di questi nomi siano stati molto più pubblicizzati presso il grande pubblico).
    Ci si sofferma, quindi, sulla genesi del Commodore 64, sullo sviluppo, sulla commercializzazione e sulla sua vita fino alla sostituzione, nel mercato e nel cuore dei videogiocatori sempre assetati di novità, dai 16 bit.
  2. La seconda parte è invece dedicata ad una carrellata di giochi che l’autore considera storici, importanti per qualche motivo. É una carrellata piuttosto corposa, ma sicuramente insufficiente a coprire le esigenze di tutti gli appassionati di Commodore 64, ognuno dei quali ha i propri miti e facilmente troverà delle mancanze in questa lista.
    Io stesso ho notato la presenza di qualche titolo (Daley Thompson’s Decathlon, ad esempio), che mai avrei inserito in un elenco di “indimenticabili”, mentre non ho trovato giochi ai quali sono sempre stato molto affezionato. Per dire, se vogliamo mettere la conversione di Bubble Bobble vuol dire che non ci si vuole limitare a titoli originariamente nati su piattaforme casalinghe, ma anche a conversioni di coin-op. E Ghosts’n’Goblins? E Buggy Boy?
    Mi rendo però conto che stilare una classifica davvero esaustiva in un mare tanto sconfinato di giochi sia un compito davvero impossibile, che se anche fosse stato fatto avrebbe trasformato un libro di duecentocinquanta pagine circa in un’enciclopedia in più volumi.
  3. La terza parte è quella che mi ha appassionato di più: si tratta di una serie di ricordi scritti da alcuni dei nomi più celebri dietro ai giochi per C64. Troviamo Andrew Braybook, Rob Hubbard, Archer McLean, ma anche giornalisti come Gary Penn (della storica rivista Zzap!64). Ognuno di loro apporta il proprio contributo di ricordi, da come è arrivato a programmare in generale a come è approdato a questa piattaforma; si tratta di piccoli pezzi di storia che magari non abbiamo mai letto prima, scritti con uno stile amichevole ed informale, quasi ci si trovasse in un pub, dietro ad una birra, a rivangare i bei tempi andati.

 

Il libro comprende anche altri brevi articoli che ci raccontano interessanti particolarità, come la genesi del SID, il processore deputato all’audio che è una delle caratteristiche più amate del C64 e che ha reso celebri personaggi come il già citato Rob Hubbard, Martin Galway e Tim Follin.

Per concludere. direi che da buon appassionato del Commodore 64 ho apprezzato moltissimo l’idea e letto molto volentieri questo libro, godendomi ogni piccola didascalia, ogni aneddoto raccontato dai diretti protagonisti.
Sinceramente, la parte che mi è piaciuta di più è stata proprio quella in cui grandi nomi del passato si sono raccontati, con sincerità, sebbene avrei apprezzato più pagine a disposizione di ciascuno di loro (mi rendo conto, però, che anche in questo caso bisognava mantenersi entro un limite di pagine).
Questo perché posso trovare la storia della Commodore in altre interessanti pubblicazioni o su Internet, senza bisogno di comperare The Story Of C64 In Pixels.

Sono però le varie interviste, raccolte in un unico volume, a rendere quest’opera rende unica nel suo genere e degna di essere acquistata.
Il libro è scritto in un inglese tutto sommato comprensibile anche per chi, come il sottoscritto, ha una conoscenza media della lingua, infatti sono pochi i passaggi ostici…In ogni caso nulla di inaffrontabile e, comunque, nulla che non possa essere compreso con il tenore del resto del discorso.

Naturalmente, tutti coloro che la lingua di Albione non la masticano proprio faranno meglio ad evitare questa, come tutte le altre pubblicazioni uscite negli ultimi anni sull’argomento videogames e dintorni.
Parecchi sono i volumi disponibili, ma di traduzioni in Italiano nemmeno l’ombra, ed è un vero peccato. (Anche se a breve, troverete una bella recensione del libro di Ivan Venturi “Vita di Videogiochi – Memorie a 8 bit”, dedicato proprio al Commodore 64 ed alla nascita di SIMULMONDO, nota software house bolognese del quale Ivan è stato Direttore di produzione…NdRGP).

©Copyright 2009 – 2023 by Retrogaming Planet – Robert Grechi
 

Autore: Marco Malpezzi

Tanto tempo fa, un padre decise di regalare al figlio una console prodotta da Inno Hit, con cui giocare a varie versioni di Pong. Non contento di quanto aveva fatto, qualche anno dopo rincarò la dose, regalandogli un fiammante Atari VCS 2600. Fu l’inizio della fine. Da allora è nato un amore per i videogames che ancora oggi, a 43 anni, non si è sopito...

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