Immenso e variegato è il catalogo dei giochi platform e vastissimo lo è pure per il formato COMMODORE 64 e, non da meno, comprensivo di titoli storici o di altissima fattura.
Se Bubble Bobble viene considerato il capostipite (ma non certo il primo) di una serie di giochi dall’impostazione accattivante, soprattutto originale, esso fu anche tra i primi titoli a essere convertito per home computer con una certa fedeltà al gioco originale da sala. In base a questa legge non scritta de ”ottimo coin-op, eccellente conversione” seguiranno poi release con personaggi simpatici e carini, che svolgeranno le loro gesta in luoghi strani e colorati. Tra questi potremmo citare The Great Giana Sisters, Flimbo’s Quest, New Zaeland Story, Rainbow Islands, CJ Elephant e Rod Land, fino ai più recenti Nobby The Aardvark, Trolls e Mayhem in Monsterland.
Tutti questi giochi, oltre ad avere elementi in comune in quanto platforms, sono caratterizzati da una realizzazione tecnica eccelsa.
Mentre nel 1991 la parabola discendente della produzione di giochi per C64 stava per cominciare, la Virgin/Starbyte (con la Bones Park come team di sviluppo) pubblicò un gioco dal protagonista alquanto strambo: ROLLING RONNY.
Proprio cosi! Non c’è altro termine per definire un tizio con zuccotto, pattini a rotelle ai piedi e capelli pazzi. In realtà, l’aspetto buffo è dovuto alla professione del nostro amico, ovvero clown del circo appena arrivato nella città di Fieldington dove, proprio in quei giorni, vengono rubati i gioielli della Corona della città (!?).
Ronny dovrà quindi, armato di pattini a rotelle, dare una mano a Scotland Yard che l’ha assunto come agente in borghese!
Il nostro eroe dovrà muoversi su più livelli (ben 9, di difficoltà crescente), scorrazzando sui suoi pattini alla ricerca dei preziosi lasciati in giro (e di quanti più “spicci” possibili), che gli saranno d’aiuto per acquistare il biglietto dell’autobus che lo aspetta alla fermata posta al termine di ogni livello. Ronny potrà raccattare i preziosi e gli spiccioli sia per strada, sia in luoghi dove il denaro è occultato, facendo fuori auto e temibili nemici come gocce d’acqua bipedi, bolle giganti, lampade semoventi (molto simili alla famosissima lampada della Pixar) e altri oggetti ed animali ostili.
Oppure, e questo è uno dei punti di forza del gioco e del suo gameplay, Ronny può fare commissioni/recapiti per conto dei personaggi che si troveranno lungo il cammino. La loro ricompensa per il lavoro svolto aiuterà il nostro amico ad arrivare alla cifra richiesta per comperare il sacro biglietto del bus. Le location nel quale si svolgeranno tutte le missioni sono varie e metropolitane: vie della città, fogne, parchi, porti di mare e, infine Scotland Yard, dove un grossa ricompensa vi attende!
Ad una prima “occhiata” il gioco convince sotto ogni punto di vista a cominciare dalla schermata di presentazione graficamente piacevole ed accattivante; l’intero gioco è comunque un florilegio di cromatismi azzardati ma non troppo eccessivi uniti ad una cura per i dettagli vista raramente su 8 bit (molto piacevoli le nuvole scorrevoli con un effetto parallasse davvero ben fatto)! Anche il comparto sonoro corredato si attesta su ottimi livelli in quanto composto da musiche davvero simpatiche e vivaci.
Il gameplay, che parte in maniera molto lineare e diretta, presenta dopo poco tempo alcune varianti interessanti: come già detto, ci verrà chiesto di riportare gli oggetti trovati per caso al legittimo proprietario, portare tale lettera di una vostra amica a tale numero civico, oppure recapitare messaggi. Il tutto per un pugno di centesimi che vi faranno arrivare alla cifra del ticket del mezzo pubblico.
Se entro la fine del livello non riuciremo a raggiungere la cifra necessaria, saremo costretti a ricominciare il livello daccapo. Da questo punto di vista il gioco ha un livello di difficoltà ed una giocabilità perfettamente bilanciati: livelli ben strutturati da far venire voglia di setacciarli in ogni dove, missioni ben dosate e possibilità di continuare dall’ultimo livello raggiunto.
Le dinamiche si possono svolgere in stage di ambientazione urbana in cui ci sarà da evitare trabocchetti quali zampilli d’acqua e buchi della superficie stradale o semplici piattaforme da raggiungere, calibrando in maniera oculata i salti e, nel caso le distanze siano troppe per le vostre capacità, utilizzare necessariamente un certo bonus per incrementare la capacità di salto.
Molti pericoli ed ostacoli vanno obbligatoriamente evitati (alcuni nemici infatti non si possono uccidere), ma Ronny ha dalla sua parte il lancio di cibo vario, un’originale arma di difesa. Altri strumenti offensivi o d’aiuto sono ilSuperstarnuto, per eliminare chiunque nelle vicinanze, il Magnetofluct, per attirare oggetti impossibili da raggiungere e il Megaclacson, con il quale diventeremo temporaneamente invincibili.
Come detto precedentemente, il gioco uscì verso la fase finale della vita commerciale del C64: ne rimediai infatti una copia a 1993 inoltrato, in un negozio della Capitale che aveva tutta l’aria di stare per cambiare direzione di vendita, nonostante capeggiasse una bella insegna luminosa della Commodore al suo interno!
Nel marasma di giochi riposti confusamente nella vetrinetta d’esposizione (ve l’ho detto, ormai era tempo di 16bit!) ce n’erano parecchi che già avevo o che sapevo fossero delle conclamate ciofeche. Destino vuole che la confezione circense e il prezzo (ribassato, per i motivi appena elencati) attirarono la mia attenzione, aggiungendo pure un certo fascino dell’ignoto.
Al suo interno trovai un bel posterino e manuale in italiano che, una volta tanto, era dettagliato come la sezione inglese, ben tradotto e dai toni spiritosi in linea col gioco.
Il pensiero che si fa, quando si è poco informati (soprattutto in un’epoca senza internet), è che certe cose siano solo a nostro unico uso: cioè, non pensiamo certo che un gioco così sia stato condiviso da molti o, addirittura, convertito in altri formati.
Molto tardivamente infatti, venni a conoscenza delle conversioni per AMIGA:
E della versione MS-DOS:
Addirittura era in programma un seguito dal titolo provvisorio di Rolling Ronny 2 – The Return Of Rolling Ronny, ma il progetto non fu mai completato.
All’epoca della pubblicazione Rolling Ronny si beccò un bel 87% dalla redazione inglese di Zzap! e 89% da quella nostrana. Inspiegabile il 45% ricevuto sull’inglese Commodore Format (molte congetture dell’epoca, alimentate dalle riviste di settore italiane, davano le riviste d’oltre manica molto suscettibili nelle votazioni per via dell’influenza delle software house). Stesso discorso per Amiga, dove il rating variava dal 50% all’87% delle varie riviste come pure la versione PC.
In definitiva, è un titolo minore nella storia dei platform ma solo per questioni di notorietà. Gli ingredienti tipici del genere qui ci sono e anche con qualcosa in più: originalità, comparto tecnico ed estetico ben realizzato, gameplay scorrevole e longevo.
Insomma, un titolo non derivativo che merita d’essere riscoperto e giocato!