GUZZLER – Coin-Op (1983)

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Negli anni ’80, quando le console casalinghe non potevano offrire le stesse caratteristiche tecniche dei coin-op nè conversioni degne di tale nome, l’unica possibilità per noi ragazzini di passare un pomeriggio in compagnia di qualche sano videogioco, era recarsi in una delle tante sale giochi che popolavano le grandi città muniti di numerose 200 Lire (in seguito 500 Lire) da inserire nei cabinati presenti per immergersi in fantastici mondi e vivere straordinari avventure!
E’ necessario, però, fare una precisazione ad uso e consumo di coloro che non hanno avuto la fortuna di vivere in prima persona quell’epoca, vuoi per ragioni anagrafiche o, talvolta, geografiche (nei piccoli paesi di provincia non sempre erano presenti delle sale giochi degne di tale nome)!

Il marquee del cabinato di gioco

Le sale giochi di un tempo non erano come le poche rimaste oggi: innanzitutto all’epoca era possibile fumare nei luoghi pubblici, quindi la caratteristica principale di questi luoghi “di perdizione” era appunto l’aria alquanto fumosa che ci aggrediva appena entrati. In pratica sembrava di essere in centro a Milano, all’ora di punta con la nebbia bassa!
Appena varcata la soglia e passato lo stupore iniziale derivato dalla visione delle numerose macchine dei nostri sogni a disposizione, era poi necessario passare dal gestore della sala, rigorosamente in canottiera estiva bianca e sigaretta in bocca che, fregandosene altamente della nostre esigue finanze, ci guardava storto se lo disturbavamo dalla visione della sua puntata preferita dell’A-Team sul televisore portatile, chiedendogli di cambiarci “solamente” il classico millino in 200 Lire o relativi gettoni.
Naturalmente dopo il nostro “Grazie” ricevere una qualsivoglia risposta dal losco figuro che, assolutamente indifferente, ci scatenava mentalmente contro tutti i santi possibili mentre tornava al suo telefilm preferito, era cosa alquanto improbabile.
Quando finalmente dopo tanta attesa in coda riuscivamo ad impossessarci del nostro gioco preferito per cominciare a giocare, arrivava il classico bambinone pacioccoso di turno che, alitandoci sul collo, astutamente ringhiava alle nostre spalle “Se vuoi te lo passo io il boss di fine livello” o ancora “Guarda che per sconfiggere questo mostro devi fare in questo modo” e così via in una sequenza di insopportabili commenti che portavano inevitabilmente ad accettare l’infame suggerimento pur di levarci dai piedi il fetido spettatore!

Questa è l’atmosfera che aleggiava nelle sale giochi degli anni’80 e chi, come il sottoscritto, è stato qualche volta all’ASTRAGAMES di Milano potrà confermare quanto appena scritto!

Questa doverosa premessa per introdurre un gioco che uscì in quegli anni e che stranamente passò inosservato agli occhi meno attenti ma che i veri retrogamers ricorderanno sicuramente: GUZZLER classico arcade sviluppato e prodotto da Tehkan Ltd e concesso in licenza a Centuri, nel 1983, per la distribuzione negli Stati Uniti.

INDICE CONTENUTI

ARCADE


 

Il personaggio in questione, dall’improbabile nome, comincia la propria avventura in un labirinto popolato da quattro fuochi dai quali nascono dei simpatici mostriciattoli pronti a darci la caccia per tutto il percorso! Il compito di Guzzler è spegnere tali fuochi e far fuori i mostricciattoli a colpi di spruzzi d’acqua evitando di rimanere letteralmente a bocca asciutta. Pena la morte imminente.
Infatti dopo tre spari il nostro amico si troverà completamente a secco e se non riuscirà a ricaricarsi in tempo, grazie alle pozze d’acqua presenti nel labirinto, per lui sopraggiungera’ il Game Over. Talvolta avremo un’arma in più a nostro favore ovvero un calice che casualmente apparirà al centro dello schermo permettondoci, una volta raggiunto, di congelare i nemici.
L’obiettivo del gioco è superare i numerosi livelli (circa un centinaio), ognuno composto da un labirinto di complessità variabile, per giungere a quello finale dove i fuochi si animeranno per darci la caccia assieme ai mostriciattoli di cui sopra.

Chi ha giocato a Guzzler sa bene che la difficoltà è decisamente alta, soprattutto nei livelli più avanzati dove i mostri si moltiplicano esponenzialmente e giungere al livello finale con un solo credito è un’impresa alquanto ostica.
La grafica del gioco ed in particolare la disposizione del labirinto ricorda moltissimo il ben più noto NIBBLER, benchè quest’ultimo presentasse una difficoltà decisamente più elevata, mentre il comparto sonoro è pieno zeppo di effetti sonori e musichette in pieno stile Bubble Bobble!

Stranamente Guzzler è stato convertito unicamente per Sega SG-1000 e MSX (sebbene questa versione esista solo come leggenda dato che nessuno l’ha mai vista nè giocata e non se ne trova traccia da nessuna parte!) ma sono convinto che se qualcuno dopo questo articolo, decidesse di realizzarne una versione, magari in Flash, riscuoterebbe anche a distanza di 27 anni un discreto successo!
I più attenti mi faranno notare che esiste anche una versione per Commodore 64 ma, come potrete vedere voi stessi in rete, si tratta solo di un caso di omonimia essendo un gioco completamente diverso!

Se pensiamo che, all’epoca, con sole 200 Lire era possibile giocare un pomeriggio intero (almeno i più bravi) concorderete con me che, come dice il detto, “Si stava meglio quando si stava peggio“!
Se poi aggiungiamo l’ingenuità di noi ragazzini e l’aria che si poteva respirare in questi magnifici luoghi, non posso che essere fiero di aver fatto parte della generazione anni’80!

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Autore: Robert Grechi

Nato nel 1977 ho vissuto in prima persona la nascita dei videogames fin dal lontano 1982, anno in cui entro in possesso di uno splendido Colecovision e con il quale comincio la mia “carriera” videoludica! Da allora è stato un susseguirsi di Home Computer e Console che hanno ampliato ulteriormente l’interesse per i videogiochi al punto da aprire, nel mese di Luglio 2009, il blog Retrogaming Planet interamente dedicato al mondo videoludico anni ’80 – ‘ 90!

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