FINAL FIGHT – All versions (1989)

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Se dicessi “picchiaduro a scorrimento orizzontale” quali giochi (retro naturalmente) riaffiorerebbero nella vostra memoria? I titoli sono sicuramente molti ma credo che i primi ad essere citati, sarebbero senza ombra di dubbio, Golden Axe, Double Dragon e FINAL FIGHT!
Ed proprio di quest’ultimo titolo che vorrei parlarvi oggi…
Ho scelto proprio Final Fight, in quanto compagno di molteplici “avventure”, assieme al buon vecchio Out Run, durante le mie vacanze estive da adolescente!

Il Marquee del coin op di Final Fight

Il gioco, sviluppato da Capcom e rilasciato nel 1989, nasce con l’intento di seguire le orme del famosissimo Street Fighter ma, visto il grandioso successo ottenuto in sala giochi, intraprende una propria “strada” diventando IL punto di riferimento di tutti i picchiaduro a scorrimento orizzontale dell’epoca!
La storia di fondo è decisamente semplice: in una città in forte stato di degrado, denominata Metro City, l’organizzazione criminale Mad Gear rapisce Jessica, figlia di Mike Haggar, esperto di Wrestling nonchè sindaco dalla mole davvero spaventosa, della città !
Il motivo del rapimento di Jessica deriva dal rifiuto del sindaco di collaborare con l’organizzazione ai loro loschi affari! Con l’aiuto di Cody, il fidanzato di Jessica ed esperto di arti marziali, ed il suo sparring partner Guy, esperto di Ninjutsu, Mike parte quindi alla ricerca dell’amata figlia lungo i quartieri malfamati di Metro City!

Il successo riscontrato da Final Fight è dovuto da molteplici fattori: uno su tutti il sistema di controllo decisamente semplice, rispetto ai titoli pubblicati fino ad allora, un ottimo gameplay ed una buona grafica.
Per quanto riguarda il sistema di controllo bisogna sottolineare che tutte le mosse, le combo ed i salti, sono effettuabili con l’ausilio di due soli pulsanti (a differenza invece dei tre pulsanti e relative combinazioni utilizzate in Double Dragon, titolo similare rilasciato qualche anno prima): infatti con un tasto potremo eseguire le combo di calci e pugni e con l’altro potremo effettuare i salti. Combinando l’utilizzo dei due tasti potremo invece eseguire ginocchiate e calci volanti, tecniche utili per abbattere i nemici.
Nulla di più semplice…
In merito al gameplay, invece, diciamo solo che Final Fight è il primo gioco ad offrire interessanti “spunti” tra i quali la possibilità di effettuare un colpo speciale imparabile dagli avversari, che però diminuirà l’energia del nostro personaggio, e la barra di energia dei nemici visibile a schermo!
Avremo inoltre la possibilità di impersonare tre differenti personaggi, ognuno con le proprie caratteristiche:

  • MIKE HAGGAR – esperto di wrestling e sindaco di Metro City. Jessica, la ragazza rapita, è sua figlia! Haggar sarà il protagonista anche di altri videogiochi realizzati da Capcom: in Saturday Night Slam Masters, ad esempio, vengono narrati i fatti avvenuti precedentemente a Final Fight, quando Haggar era solo un promettente atleta… Il nostro amico sarà presente anche nel sequel di Final Fight
  • GUY – Praticante di Ninjutsu, Guy è amico di Cody, l’ultimo personaggio selezionabile presente in Final Fight. Come Haggar, anche Guy, sarà protagonista in altri titoli targati Capcom, in particolar modo in alcuni sequel del mitico Street Fighter
  • CODY – Esperto di arti marziali e fidanzato di Jessica, figlia del sindaco Mike Haggar.
    Anche Cody, come i due precedenti personaggi, sarà protagonista in altri titoli Capcom, tra i quali alcuni sequel di Street Fighter

 

ARCADE


 

Final Fight offre sei livelli di gioco al termine dei quali, per ognuno di essi, ci troveremo faccia a faccia con i relativi boss dotati di una discreta “carica” di energia. Se durante il gioco la nostra energia dovesse calare (per forza di cose lo farà considerato il numero di scagnozzi da affrontare presente in ogni sezione di gioco) potremo utilizzare i Power Ups, nascosti sottoforma di vivande, nei barili o nelle scatole disseminate lungo il gioco, per recuperare parzialmente l’energia perduta.
All’inizio di un nuovo livello, però, l’energia verrà reintegrata totalmente per poter affrontare i nemici presenti.
Non dovremo poi combattere necessariamente a mani nude, infatti utilizzeremo armi come la katana, il pugnale o il tubo di ferro, che troveremo lungo il percorso di gioco, per infliggere quanti maggiori danni possibili agli avversari.

I livelli disponibili, ambientati temporalmente dalla sera alla mattina, sono i seguenti (riporto solo la descrizione delle locations, senza alcuna informazione sui nemici presenti, per non rovinarvi la sorpresa qualora vogliate provare a giocare…):

  1. BARACCOPOLI
    Giorno. Il livello è ambientato nella zona malfamata di Metro City: squallide case semidistrutte, circondate da spazzatura varia e bidoni di ferro, sono gli unici “ingredienti” di questo livello!
  2. METROPOLITANA
    Pomeriggio. Il gioco comincia dalla banchina della Metropolitana per trasferirsi poi, durante il combattimento, all’interno dei vagoni del treno. Il livello terminerà all’esterno della stazione, affrontando il classico Boss finale
  3. LATO OVEST DELLA CITTA’
    Sera. Questo livello è ambientato in un quartiere pieno di gent(aglia)e; dopo aver affrontato numerosi scagnozzi, entreremo nel locale presente, dove saremo costretti ad affrontare alcuni insidiosi nemici oltre al consueto boss!
  4. AREA INDUSTRIALE
    Notte. I combattimenti si svolgono in una sorta di fonderia per poi spostarsi in un ascensore presente nella fabbrica stessa.
  5. LA BAIA
    Prime luci dell’alba. Il livello è formato da un unico scenario ovvero la strada che percorre la baia di Metro City: il boss di fine livello è il wrestler Abigail
  6. CASA DI BELGER
    Mattina. Lo location di gioco è il palazzo del capo dell’organizzazione Mad Gear; il livello è composto da quattro scenari (ingresso, attico, corridoio e stanza personale di Belger) ed il boss finale è ovviamente lo stesso Belger, un vecchietto immobilizzato su una sedia a rotelle elettrica che… anzi non vi svelo nulla.
    A voi il compito di scoprire il “segreto” di Belger!

NOTA: Terminando il gioco senza mai utilizzare i “Continue“, alla sequenza finale seguiranno i crediti aggiuntivi dei programmatori di Final Fight!
 

Il gioco è davvero ben fatto: avvincente, longevo e divertente al punto giusto, soprattutto se giocato in collaborazione con un amico, che potrà impersonare uno degli altri due personaggi disponibili o addirittura il vostro stesso personaggio.
La realizzazione tecnica è ottima, molti colori su schermo e scrolling fluido nonostante i numerosi sprite su schermo contemporaneamente. Anche la colonna sonora è piacevolissima da ascoltare ed in puro stile Street Fighter (ovviamente!) o, se vogliamo, in puro stile Beat’em up anni’80…

Tutto questo è naturalmente reso possibile dalle grandi potenzialità offerte dalla “nuova”, per l’epoca, scheda arcade CP System di Capcom:

La scheda arcade CP System

La scheda arcade CP System

  • HARDWARE: Capcom Play System (CPS)
  • CPU: 68000 (10 Mhz)
  • PROCESSORE AUDIO: Z80 (3.579545 Mhz)
  • CHIP AUDIO: YM2151 (3.579545 Mhz), OKI6295 (7.576 Khz)
  • RISOLUZIONE VIDEO: 384 x 224 pixels
  • COLORI PALETTE: 4096

Final Fight è stato praticamente convertito, negli anni, per tutte le console ed home computer esistenti: da ZX Spectrum a Commodore 64, da Amiga a Super Nintendo passando per molti altri sistemi…fino ad arrivare a Game Boy Advance e Playstation 2!
Naturalmente, come potrete vedere, i risultati non sono stati sempre esaltanti ma accontentiamoci! D’altronde credo che solo la saga di Street Fighter ed altri pochi titoli possano vantare la stessa quantità di conversioni…
Di seguito, una veloce carrellata delle numerose versioni disponibili:

ZX SPECTRUM


 

CPC AMSTRAD


 

COMMODORE 64


 

SHARP X68000


 

AMIGA


 

SEGA MEGA CD


 

SUPER NINTENDO


 

GAMEBOY ADVANCE


 

PLAYSTATION 2


 

Dopo aver visto i vari video, credo di poter affermare una cosa con assoluta certezza: se tralasciamo le versioni Playstation 2 e Game Boy Advance (considerato l’hardware “moderno”, e di conseguenza più potente, delle due macchine), credo che la palma di miglior conversione su hardware datato, se la contendano il Sega Mega CD, lo Sharp X68000 ed il Super Nintendo. E’ pur vero, però, che mentre i primi due sistemi citati disponevano di hardware dedicato (lettore ottico per la macchina Sega e varie versioni della CPU 68000 e maggiore memoria RAM video per il sistema Sharp), e quindi di più risorse utilizzabili per tirare fuori una buona conversione, il gioiello di casa Nintendo, con il suo hardware base è riuscito ad ospitare una conversione praticamente Arcade Perfect…senza alcun add-on aggiuntivo!

Pertanto, malgrado io sia un amighista convinto, devo ammettere per l’ennesima volta l’evidente inferiorità della macchina Commodore e promuovere a pieni voti la versione Nintendo!
Naturalmente questa è solo una mia opinione, liberamente contestabile.

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Autore: Robert Grechi

Nato nel 1977 ho vissuto in prima persona la nascita dei videogames fin dal lontano 1982, anno in cui entro in possesso di uno splendido Colecovision e con il quale comincio la mia “carriera” videoludica! Da allora è stato un susseguirsi di Home Computer e Console che hanno ampliato ulteriormente l’interesse per i videogiochi al punto da aprire, nel mese di Luglio 2009, il blog Retrogaming Planet interamente dedicato al mondo videoludico anni ’80 – ‘ 90!

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