Visto il “successo” del post relativo a POLE POSITION, pubblicato qualche tempo fa, ho deciso di accogliere la richiesta de IlSiculo (nel suo commento relativo al gioco Atari) nonchè soddisfare la mia voglia di giochi di guida Arcade del quale mi ritengo da sempre un grande fan!
Oggi è il turno di Continental Circus, arcade di Formula Uno realizzato da Taito nel preistorico 1987!

Vi chiederete come mai ho deciso di recensire un normale gioco di Formula Uno apparentemente identico ad altrw migliaia di titoli del genere pubblicati in quegli anni vero? Presto detto!
Anche se a prima vista Continental Circus sembra essere un normale gioco di corse, analizzandolo a fondo scopriremo come il titolo TAITO nasconda delle piccole chicche degne di nota che, nel bene o nel male, gli hanno permesso di differenziarsi da altri titoli simili!
Innanzitutto una piccola nota per quanto riguarda il titolo del gioco…Per quale motivo un gioco di Formula Uno abbia un titolo totalmente estraneo alla tipologia di gioco!
Semplice: un banale errore di traduzione dal titolo originale della versione giapponese CONTINENTAL CIRCUITS che divenne CONTINENTAL CIRCUS!
Naturalmente tempo dopo tutta la documentazione per la versione americana venne corretta con il nome corretto ma il cabinato e soprattutto la scheda arcade che faceva girare il gioco mantennero il nome errato…e con questo nome il gioco
Continental Circus ci mette alla guida di una monoposto di Formula Uno con la quale dovremo gareggiare lungo otto circuiti mondiali completando i giri previsti prima che il tempo a nostra disposizione giunga al termine.
Per proseguire nel gioco dovremo raggiungere determinate posizioni diverse per ogni circuito sul quale correremo:
GRAN PREMIO DEL BRASILE – Circuito di Jacarepaguá
Qualifica tra i primi 80
GRAN PREMIO DI DETROIT – Watkins Glen International
Qualifica tra i primi 60
GRAN PREMIO DI FRANCIA – Circuito di Digione
Qualifica tra i primi 50
GRAN PREMIO DI MONACO – Circuito di Montecarlo
Qualifica tra i primi 40
GRAN PREMIO DI GERMANIA – Hockenheimring
Qualifica tra i primi 30
GRAN PREMIO DI SPAGNA – Circuito Permanente del Jarama
Qualifica tra i primi 20
GRAN PREMIO DEL MESSICO – Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest
Qualifica tra i primi 10
GRAN PREMIO DEL GIAPPONE – Circuito di Suzuka
Qualifica tra i primi 3
L’impresa potrà sembrare semplice ma, come vedremo fra poco, l’elevatissima velocità di gioco unita ad una realizzazione delle piste a dir poco “da mal di mare” ci renderà la vita alquanto difficoltosa…tutto questo denota in ogni caso un’ottima realizzazione tecnica da parte di TAITO che sfruttò ben due processori Motorola 68000 (come lo splendido OUT RUN di Sega) per realizzare Continental Circus!
Pur non riuscendo ad eguagliare la magnificenza tecnica e grafica del titolo Sega, TAITO colpi il cuore degli appassionati di racing games con un titolo che tutt’oggi viene ricordato come uno dei migliori esponenti del genere!
A voi il compito di verificare quanto appena detto prima di procedere con l’analisi del gioco:
Come avrete notato il gioco è davvero ben fatto, ci sono però alcune chicche (come dicevo ad inizio articolo), che meritano di essere approfondite…
Subito dopo la schermata iniziale, a dire il vero non una schermata statica ma un vero e proprio “giro” su pista senza auto, vedremo il nostro pilota salire sulla monoposto per dare il via alla gara vera e propria. Una mappa del circuito ci introduce sulla linea di partenza dove la telecamera, partendo dall’alto, scende con l’inquadratura fino al livello dell’auto: noterete come l’impalcatura che sorregge il nome della pista in primo piano si “muova” separata dal fondale mentre in altri titoli simili tutta l’immagine dell’auto in partenza risulti quasi “statica (più difficile da spiegare che da capire…se avete guardato il video avrete sicuramente capito cosa intendo!).
Appena i tecnici in mezzo alla pista si saranno allontanati dalla nostra auto, come in una vera gara di Formula 1, una voce digitalizzata darà inizio alla gara con il classico “START YOUR ENGINES!“.
Il nostro obiettivo sarà quello di terminare la gara entro il tempo prestabilito concessoci dal gioco e che varierà ad ogni gara ma non solo: per vincere dovremo classificarci entro posizioni ben precise (stranamente pero se partiremo ad esempio in posizione 52 e dovremo classificarci entro le prime 50, sul traguardo partiremo sempre come fossimo primi ovvero con nessuna macchina davanti…dopo qualche secondo vedremo un’infima monoposto sorpassarci subito facendoci scendere alla 53° posizione e numerose auto davanti a noi! Ma quando saranno partite?).
Il gioco prevede inoltre i danni alle auto, cosa normalissima a quei tempi ma un pò meno al giorno d’oggi a causa degli sponsor che non vogliono mostrare le proprie auto ammaccate o distrutte (e Gran Turismo insegna) infatti dopo una collisione con un’altra monoposto potremo assistere, in base alla potenza dell’urto, alla fuoriuscita di fumo che si trasformerà ben presto in incendio se non saremo nei pressi dei box.
Subito dopo l’urto infatti un riquadro sulla destra della schermata ci suggerirà l’imminente sosta ai box per eventuali interventi (immagine di gomme nel caso di sostituzione necessaria o estintore in caso di fumo o incendio) ma, se non potremo effettuare la sosta prevista, assisteremo in pochi secondi ad una vera e propria esplosione, graficamente davvero ben fatta, della nostra auto!
Sempre a proposito di danni alle macchine è necessario notare che in caso di incidenti di altre auto vedremo le gomme e parti della carrozzeria delle stesse volare in pista sfiorando letteralmente la nostra monoposto!
Nel caso invece fossimo vicini ai box, posizionati sulla corsia parallela alla pista in prossimità del traguardo, potremo assistere allo spegnimento dell’incendio da parte dei tecnici che accorreranno in nostro aiuto con l’estintore o procedere con il cambio gomme in previsione della pioggia! In Continental Circus infatti sono previsti i cambiamenti meteorologici quindi non sarà raro essere sorpresi dalla pioggia, preceduta da un cielo plumbeo con lampi e tuoni, nel bel mezzo della gara.
In questo caso oltre alla sostituzione delle gomme (sempre suggerita dall’immagine sulla destra della schermata) dovremo prestare attenzione allo slittamento dell’auto, soprattutto in curva, pena un’irreparabile testacoda o la fuoriuscita di strada con conseguente urto contro i numerosi cartelli pubblicitari o gli spettatori presenti a bordopista!
Per quanto concerne il reparto grafico credo che ogni parola sia superflua: grafica coloratissima con tanto di scintille durante l’esecuzione di curve ad alta velocità e buon design delle auto, percorsi sinuosi, mai lineari e ricchissimi di curve a gomito e, ultimo ma non meno importante, parallasse multistrato sui fondali! Oltre ad una velocità di gioco davvero elevatissima.
Idem per la sezione audio composta da un’ottima colonna sonora in pieno stile arcade ed effetti sonori ben fatti.
Un’ultima nota per i più pignoli: siccome anche l’occhio vuole la sua parte una volta superato il traguardo potremo rifarci gli occhi ammirando una bella donzella in costume impegnata a sventolare la bandiera a scacchi in nostro onore…
Oltre alle conversioni per le macchine storiche dell’epoca, Continental Circus è stato anche pubblicato, in versione originale per:
PLAYSTATION 2 (TAITO Legends – 2005)
XBOX (TAITO Legends – 2005)
Le versioni per Home Computer invece sono le seguenti:
ZX SPECTRUM (1989)
AMSTRAD CPC (1989)
COMMODORE 64 (1989)
COMMODORE AMIGA (1989)
Tralasciando le conversioni per ZX Spectrum e Amstrad CPC (per ovvie limitazioni tecniche) sono rimasto alquanto deluso nel giocare la versione Amiga: é vero che la versione Arcade è stata sviluppata su un doppio processore Motorola 68000 ma, vista l’architettura e la potenza della macchina Commodore credo si potesse fare qualcosa in più senza alcune difficoltà!
Un’altra occasione mancata che segue, fortunatamente molto da lontano, la pessima conversione di Out Run (se volete farvi un’idea di cosa sto parlando fate riferimento a questo mio ARTICOLO sul titolo Sega)
Continental Circus è stato convertito anche per Atari ST (1989) e PC (TAITO Legends – 2005) ma, mentre nel primo caso, presumo la versione sia identica a quella per Amiga da un PC mi aspetto una conversione ARCADE PERFECT!
Pertanto non disponendo di alcun video di tale versione invito chiunque possa fornirmi il video della versione PC o un link da pubblicare, a scrivermi utilizzando il modulo font color=”blue”>CONTATTI o direttamente a questo indirizzo di posta:
robertgrechi@gmail.com
Di seguito qualche dettaglio tecnico sulla scheda arcade che ospitava il gioco:
- Hardware: Taito Z System
- Numero Scheda: K1100351A
- Processore Principale: (2x) 68000 (@ 12 Mhz)
- Processore Audio: Z80 (@ 4 Mhz)
- Chip Audio: YM2610 (@ 8 Mhz)
- Risoluzione video: 320 x 224 pixels
- Rapporto Immagine: 4/3
- Aggiornamento video: 60.00 Hz
- Palette colori: 4096
- N.ro Giocatori: 1
- Controllo: Volante
- Pulsanti di gioco: 8

Non si sa mai che qualche appassionato collezionista di scheda Jamma possa recuperare un’esemplare della Taito Z System a buon prezzo.
Come qualcuno ricorderà alcuni cabinati di Continental Circus erano dotati di visori attraverso i quali il giocatore poteva giocare in modalità 3D…ovviamente solo un semplice effetto 3D e non come lo intendiamo oggi ma comunque abbastanza efficace.
Solo pochi cabinati erano dotati di tale modalità in quanto l’effetto tridimensionale poteva essere disabilitato dall’operatore dell’arcade tramite un particolare settaggio ed ovviamente l’acquisto del visore risultava essere troppo costoso per la maggioranza dei gestori di sale giochi (oltre ad essere forse troppo avveniristico per i tempi e quindi sicuramente non apprezzato dalla maggioranza dei giocatori anche a causa della semplicità dell’effetto tridimensionale).
Se disponete di un Amiga (qualsiasi modello) e volete provare un ottimo gioco sullo stile di Continental Circus anche per quanto riguarda la realizzazione tecnica, vi consiglio di recuperare lo splendido F17 CHALLENGE prodotto dallo storico TEAM17 (Alien Breed, SUPERFROG, Project X, BODY BLOWS, FULL CONTACT e molti altri titoli per Amiga) e realizzato dall’italianissima HOLODREAM SOFTWARE, composta da RAFFAELE VALENSISE, FABRIZIO FARENGA e ALFREDO SIRAGUSA.
Vi assicuro che non ve ne pentirete…