SPECIALE – TENNIS GAMES (3° Parte)

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In questa terza parte del nostro speciale andremo ad analizzare i giochi presenti sugli home computer delle generazioni successive a quella 8 bit.
Si tratta di tre grandi sistemi, COMMODORE AMIGA, ATARI ST e PC DOS: tre sistemi molto diversi, i primi due ancora legati al concetto di home computer chiuso e poco espandibile, il terzo che cominciava invece il suo viaggio verso il personal computer come lo intendiamo oggi, ossia con componenti singoli assemblati a seconda delle nostre esigenze, che cambiano frequentemente (con gran “gioia” del nostro portafogli).
Anche i giochi, in generale, subiscono una certa mutazione: quelli per Amiga ed ST offrono poche differenze tra loro, generalmente limitate alla sezione audio leggermente migliore sul primo. La grafica normalmente non sfrutta al massimo le potenzialità hardware di nessuno dei due sistemi e la cosa è comprensibile dato che molti di questi giochi nascono da un progetto comune con i computer 8 bit.
Il PC, invece, è un caso a parte dato che già a quei tempi si cominciavano a vedere sistemi con performance molto diverse tra loro: era il periodo in cui le interfacce grafiche CGA venivano piano piano sostituite da quelle EGA, più performanti; il periodo in cui cominciavano a fare capolino le prime schede audio AdLib e Roland prima, Soudblaster poi; il periodo, infine, in cui si iniziava a sentire davvero la differenza tra un PC con co-processore matematico ed uno senza (anche se quest’ultima distinzione era avvertibile solo su titoli 3D, non certo su giochi di tennis.
 
 

4D SPORTS TENNIS (PC)


 

Originale esperimento di Mindscape che non può non ricordare un gioco molto simile di Simulmondo, lo storico I Play 3D Tennis!
L’inquadratura è infatti in prima persona e del nostro tennista vediamo soltanto polso e racchetta quando effettua un colpo. La grafica è poligonale ma piuttosto veloce, anche se oltre al campo di gioco non c’è altro e l’avversario è piuttosto stilizzato.
Si tratta di un titolo discretamente giocabile ma da questo esempio si può notare come non sia quella in prima persona la migliore inquadratura per una simulazione tennistica. Capire quando e come colpire la pallina è tutto tranne che semplice, non avendo idea di come il nostro corpo sia posizionato nei confronti della stessa, ed alla fine si tende a colpire un po’ a caso.
Il sonoro presenta una voce digitalizzata molto grezza ed effetti anch’essi tutt’altro che nitidi.
 

ADVANTAGE TENNIS (AMIGA, ATARI ST, PC)


 


 


 

Si tratta di uno dei primi casi di tennis con giocatori poligonali. L’inquadratura è piuttosto bassa, i fondali sono curati ma statici ed i giocatori molto ben animati. Il difetto è una velocità eccessiva che, sommata ad uno scrolling a volte troppo violento, può portare effetti di nausea e rende difficile capire quando colpire la pallina.
Il gioco, comunque valido, è disponibile per Amiga, ST e DOS, senza sostanziali differenze tra le varie versioni.
 

GP TENNIS MANAGER (AMIGA)


 

Ne abbiamo già parlato nella precedente puntata: GP Tennis Manager è un po’ una mosca bianca nel gruppo dei giochi tennistici, dato che si tratta di un titolo prettamente manageriale, anche se la sua sezione di gioco è presente… e non è nemmeno delle peggiori.
La vera simulazione di tennis non la troverete certo qui ma tutto sommato non ha particolari difetti nel gameplay e l’inquadratura a volo d’uccello lo rende immediato, per quanto graficamente molto semplice e con pochi colpi a disposizione.
Solo per Amiga.
 

GRAND SLAM TENNIS (AMIGA)


 

Questo gioco, presente solo per Amiga, offre una rappresentazione del campo curata e sprite ben fatti seppur con qualche limite nelle animazioni. Si gioca anche piuttosto bene, è mediamente veloce ed ha una buona simulazione della fisica della pallina.
Le opzioni non mancano; per il 16 bit Commodore i giochi di tennis sono parecchi, ma questo riesce a posizionarsi tra i migliori per questa piattaforma.
 

3D WORLD TENNIS (AMIGA)


 

Prodotto da Simulmondo, quindi interamente in Italia, questo gioco è una simulazione che ha scelto l’inquadratura molto bassa già vista in Tennis Cup e relativo seguito, con la differenza che qui lo split screen non è presente, quindi gli sprite sono di dimensioni maggiori.
Il gioco è esteticamente pulito, con buone animazioni, un’ottima fisica della pallina ed un sonoro ben realizzato, sebbene manchi il campionamento delle voci dei giudici di sedia e di linea, che altri concorrenti hanno.
Ottima la giocabilità, le opzioni persino ridondanti e la possibilità di crearsi un giocatore da zero fanno di questo gioco uno dei migliori in assoluto ed un vanto per il software italiano.
La versione per DOS è però qualitativamente peggiore di quella, fin qui descritta, per Amiga: animazioni più lente, uso dei colori discutibile e sonoro costituito dalle sole pernacchie del piccolo altoparlante del PC rendono 3D World Tennis un gioco appena sufficiente ed incapace di competere con la versione per il computer Commodore.
 

INTERNATIONAL 3D TENNIS (AMIGA, ATARI ST)


 


 

Lo abbiamo già visto nelle versioni per 8 bit ed avevamo anche constatato l’eccezionale lavoro di Sensible Software su piattaforme non certo performanti in questo campo.
Le versioni per 16 bit sono meno impressionanti, perché in effetti cambia davvero poco rispetto alle sorelline minori.
L’aggiornamento grafico è leggermente più rapido e fluido ed i giocatori non solo ammassi di fil di ferro ma hanno un busto pieno, di colore bianco o nero. Continua però a mancare lo sfondo, il sonoro è povero e non c’è nulla al di fuori del terreno di gioco. Pur rimanendo un prodotto divertente, resta l’impressione che si sia sfruttata solo una minima parte delle potenzialità a disposizione. Le due versioni, per Amiga ed ST, sono praticamente identiche in tutto.
 

INTERNATIONAL TENNIS (PC)


 

Si tratta di un arcade prodotto da Zeppelin, una piccola casa specializzata in giochi a basso costo che ha però sfornato alcuni titoli ricordati con affetto dai possessori del C64.
Questo gioco, qui nella versione per DOS, ha un aspetto da gioco per console, con i suoi tennisti piccolini quasi in stile super deformed, ed il campo e gli spalti colorati in modo sgargiante. Il gameplay è più che valido, i colpi a disposizione e le opzioni iniziali permettono una vasta scelta e partite divertenti. Non ultima, una chiara voce digitalizzata del giudice di sedia accompagna le partite.
Peccato solo che oltre a quella, al singolo effetto della pallina colpita dalla racchetta e ad un bel motivetto iniziale non ci sia altro. Mancano gli effetti del pubblico o dei tennisti in corsa, che invece paiono avere un passo felpato da Diabolik, dato che si muovono nel silenzio più assoluto.
Un buon gioco, comunque, da tenere in seria considerazione.
 

INTERNATIONAL TENNIS OPEN (MACINTOSH, PC)


 


 

L’inizio degli anni Novanta era caratterizzato dalla mania del gioco digitalizzato, del campionamento estremo, ad ogni costo. A volte le cose funzionavano bene (The 7th Guest, The Pandora Directive), altre meno…
Qui, purtroppo, siamo nella seconda parte: Il campo è ben fatto, per quanto sia un’immagine statica, ma i giocatori che si muovono sopra sono fatti piuttosto male, sembrano pattinare sul ghiaccio e soffrono di animazioni lente e scattose. Il divertimento non ne beneficia di certo, e non migliora la situazione un sonoro campionato in maniera piuttosto grezza.
Il discorso è differente se invece guardiamo la rara versione per Macintosh, che può vantare una definizione nettamente maggiore ed un comparto audio chiaro e piacevole.
La giocabilità non è perfetta, ma sicuramente siamo su un livello ben più elevato rispetto alla versione per PC.
 

JIMMY CONNORS’ PRO TENNIS TOUR (AMIGA, PC)


 


 

Questa conversione per PC DOS del classico di Ubisoft è riuscita complessivamente bene… e con un computer sufficientemente potente risulta anche molto veloce!
La grafica è praticamente identica a quella delle versioni per Amiga dei giochi di questa serie, mentre il sonoro dipende strettamente da cosa avete sul PC, andando dallo scadente (nel caso non ci sia installata una scheda audio) al molto buono (nel caso si possieda una scheda buona…le migliori sono sempre AdLib, Roland, Soundblaster).
 

MIKRO MORTAL TENNIS (AMIGA)


 

Se riuscite a trovarlo siete davvero fortunati, perché è di una rarità estrema.
Programmato in Italia e distribuito direttamente dall’autore solo per posta, era un arcade molto veloce, dalla grafica semplice ma molto carina, che per certi versi ricorda, nell’idea, Sensible Soccer: inquadratura dall’alto, sprite piccoli, molta mobilità, gameplay immediato e divertente.
E’ uscito piuttosto tardi, quando l’Amiga già imboccava il viale del tramonto, e quando ormai la parola d’ordine era 3D. Fosse uscito per console o qualche anno prima su Amiga avrebbe avuto sicuramente miglior fortuna.
 

PETE SAMPRAS TENNIS ’97 (PC)


 

Chi ha giocato alle versioni per console 16 bit si aspetta un gioco del tutto differente da questo. Pete Sampras per DOS offre dei giocatori poligonali su un campo che pare digitalizzato… L’effetto è meno realistico di quanto si vedrà un anno più tardi in Tie Break ’98, ma la sensazione di “presenza” sul terreno dei giocatori migliore. Peccato però che lo sfondo sia assente, e questo anche a causa di una curiosa scelta dell’inquadratura, molto elevata rispetto alla media, quasi a volo d’uccello. Il gameplay non ne viene influenzato negativamente, e nel complesso si tratta di un titolo divertente.
 

PRO TENNIS TOUR 2 (AMIGA, ATARI ST)


 

E’ probabilmente il gioco di tennis per 16 bit più famoso, ed il metodo di controllo introdotto proprio da Pro Tennis Tour ed affinato da questo seguito è stato poi ripreso da parecchie altre simulazioni.
Graficamente le due versioni esistenti, per Amiga e ST, non hanno differenze visibili, mentre il comparto audio si presenta leggermente migliore su Amiga, in virtù di un parlato un po’ più chiaro rispetto a quello presente sul computer Atari.
Il gameplay, molto valido, è identico su entrambe le piattaforme.
 

PRO TENNIS SIMULATOR (ATARI ST)


 

Codemasters è arrivata vicina a confezionare un gran gioco, ma ha rovinato tutto con giocatori animati in modo pessimo, che si muovono sul campo come presi da convulsioni, cercando di colpire la pallina con un roteare forsennato della racchetta.
Peccato, perché il campo è disegnato benissimo, il fondale è ben fatto, e la fisica della pallina non è male.
Tra i difetti segnalo anche un parlato gracchiante. Per farlo così potevano evitare di proporlo, sembra di sentire il cicalino dei vecchi PC DOS, ma qui siamo su Atari ST, che avrebbe potuto sicuramente fare molto di più.
 

SMASH TENNIS (AMIGA)


 

Prodotto dall’italiana Idea, Smash Tennis è un arcade dalla grafica simile ad un manga giapponese ed è un rarissimo caso di gioco di tennis con inquadratura laterale per 16 bit.
I menu iniziali sono curati e piacevoli a vedersi, ma quando inizia la partita ci si rende conto della pochezza del gameplay, dovuto alla scelta di questo tipo di inquadratura: oltre ad uno scrolling scattoso, il fatto che il campo occupi più di una schermata, porta alla conseguenza che i due tennisti non si vedono mai contemporaneamente se non sono entrambi sotto rete, e gli scambi sono sempre fatti alla cieca.
L’inquadratura, infine, determina una mancanza di profondità che rende limitatissimo il numero di colpi a disposizione.
 

ST SERVE TENNIS (ATARI ST)


 

E’ da guardare soltanto per constatare che bestialità si trovano in commercio.
Il campo è disegnato benino, ma lo sfondo ed i giudici sembrano stati partoriti da un bambino in quanto a tratto e fisionomia. Ma il bello è che i giocatori…NON CI SONO!!
Si vede soltanto la racchetta, come nel celebre Ping Pong di Konami.
Aggiungiamo una pallina che si muove in maniera assolutamente innaturale ed un rilevamento di collisione discutibile ed abbiamo trovato il vincitore del peggior titolo di questa puntata!
Ah, c’è un discreto parlato digitalizzato. Ma non è che salvi molto la situazione…
 

ST TENNIS/PC TENNIS (ATARI ST, PC)


 


 

Ovviamente questo gioco è un’esclusiva dell’Atari ST e del PC (prodotta dalla mitica Imagic, che i possessori delle console di prima generazione ricordano con affetto), ma quel che più interessa è che questo titolo altro non è che la versione a 16 bit del sempreverde Match Point.
A confronto con le versioni classiche per Spectrum e C64, questo titolo può vantare sprite più grandi e meglio animati (ma non di molto, in effetti), ed un uso del colore sconosciuto ai possessori di 8 bit, almeno nella versione ST.
La versione PC è presente solo per schede CGA, quindi le animazioni e gli sprite sono ugualmente di ottima qualità, ma i colori sono solo quattro.
Purtroppo, però, con il migliorare della parte tecnica non si è avuto un simile miglioramento anche del gameplay, che è rimasto quello semplice, per quanto immediato, delle versioni sopra citate.
 

SUPER TENNIS CHAMPS (AMIGA)


 

Prodotto da Mental Software per Audiogenic nell’ultimo periodo dell’Amiga, Super Tennis Champs rappresenta un riuscitissimo tentativo di portare su questa piattaforma il gameplay spensierato di alcuni dei migliori tennis su console.
La grafica è coloratissima, ben definita e molto carina a vedersi, grazie allo stile da cartoon e spalti finalmente ben disegnati. Il sonoro offre effetti, motivi ed un parlato digitalizzato di ottima fattura.
Il gameplay è veloce e frenetico, un vero arcade. Chi pretende la simulazione potrebbe non essere soddisfatto da questo gioco ma gli amanti dei titoli più movimentati non possono non apprezzarlo. Uno dei migliori giochi di tennis per Amiga (unica piattaforma su cui il gioco è presente), che non ha avuto successo solo perché uscito in un anno, il 1995, in cui ormai tutti i giocatori stavano piano piano migrando su altre piattaforme.
 

TENNIS CUP (AMIGA, ATARI ST, PC)


 


 


 

Lo abbiamo citato nelle versioni per 8 bit, ma adesso lo ritroviamo per i tre sistemi qui considerati.
La versione per Amiga e quella per ST sono praticamente identiche, compreso un buon sonoro digitalizzato che su Amiga si è sentito altre volte, ma su ST non tanto di frequente.
La grafica è molto ben disegnata, colorata e completa anche nei fondali; tuttavia le animazioni scattano parecchio e lo scrolling ancora di più, rendendo spesso poco accattivante giocarci. Bisogna poi fare l’abitudine all’inquadratura, molto bassa, che rende il gameplay differente dagli altri giochi di tennis, e non per forza in senso positivo.
Discorso a parte per la versione PC, che offriva la possibilità di giocare ai possessori di schede CGA, EGA e VGA. Ovviamente quest’ultima era l’unica a poter competere con le altre versioni, ed esteticamente è in pratica uguale. La maggior velocità nasconde però parzialmente i difetti nelle animazioni e nello scrolling e, a parere del sottoscritto, migliora anche il gameplay.
Da censurare però il sonoro, privo di parlato e dall’unico effetto composto da un bip che ricorda moltissimo quello delle antiche partite a Pong.
 

TENNIS CUP 2 (AMIGA, PC)


 

 

Il seguito del già valido Tennis Cup è un buon gioco, sebbene rimanga l’inquadratura bassa che non tutti apprezzano. Migliorano le animazioni, più veloci e fluide, ma ancora perfezionabili, mentre il sonoro è leggermente più vario.
Il campo e gli spalti sono davvero ben disegnati, infatti da questo punto di vista si tratta di uno dei titoli migliori di questa rassegna, nonostante siano comunque statici e non influenzino affatto la giocabilità.
Per Amiga e PC.
 

TENNIS ELBOW (PC)


 

Questo gioco del 1997 (ma i suoi seguiti sono presenti ancora oggi) è un classico titolo dalla visuale dalle spalle di uno dei due tennisti, caratterizzato da ottime animazioni dei giocatori, che oltretutto rispondono bene ai comandi e colpiscono in modo molto realistico la pallina.
Il campo è disegnato in modo semplice ma efficace, carini gli spalti ed accettabile il sonoro, non cristallino ma godibile. Il suo gameplay molto curato lo pone tra i primi posti nella classifica dei giochi per DOS, unica piattaforma per la quale il gioco è stato prodotto.
 

TIE BREAK TENNIS ’98 (PC)


 

Siamo quasi nel nuovo millennio, ed i giochi cominciano ad avere un impatto visivo davvero notevole.
Questo Tie Break Tennis ’98 offre un campo riprodotto perfettamente ed un fondale molto curato, sebbene sia statico. I giocatori sono ottimamente disegnati ed animati benissimo, tuttavia si muovono come se scivolassero e non danno la sensazione di essere sul campo, ma sovrimpressi ad esso. Il gameplay, che in alcune scelte ricorda molto quello di Pro Tennis Tour, è comunque valido, vario e divertente.
Questo gioco è disponibile solo per PC DOS.
 

ULTIMATE TOUR TENNIS (AMIGA)


 

Una grafica troppo semplificata (il campo manca di profondità, è inquadrato dall’alto ma i giocatori sono in prospettiva) ed un gameplay che soffre per la lentezza e l’approssimazione delle animazioni sono un pessimo biglietto da visita per questo gioco, che dalla sua parte ha soltanto un parlato chiaro e curato. Non certo il miglior tennis sulla piazza, considerando soprattutto la numerosa concorrenza presente per Amiga, unica piattaforma sulla quale poterci giocare.
 
 

Dopo questo periodo, la rivoluzione grafica apportata dall’avvento della Playstation porterà anche ad una netta diminuzione dei giochi di tennis, che si faranno più complessi graficamente, e più costosi da produrre.
Terminata l’era della grafica fumettistica, i titoli si faranno molto più vicini al fotorealismo e l’unica differenza reale tra di essi sarà nel gameplay, più o meno arcade.
Scomparirà del tutto anche la differenza di inquadrature, per cui quella laterale, quella isometrica e quella a volo d’uccello verranno soppiantate da quella televisiva, unica a prosperare: del resto la potenza delle piattaforme di nuova generazione avrebbe reso inutile l’uso di inquadrature differenti per risparmiare risorse.
Bene, abbiamo terminato anche questa carrellata: alla prossima puntata, dedicata alle console!

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Autore: Marco Malpezzi

Tanto tempo fa, un padre decise di regalare al figlio una console prodotta da Inno Hit, con cui giocare a varie versioni di Pong. Non contento di quanto aveva fatto, qualche anno dopo rincarò la dose, regalandogli un fiammante Atari VCS 2600. Fu l’inizio della fine. Da allora è nato un amore per i videogames che ancora oggi, a 43 anni, non si è sopito...

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