PREMIERE – Amiga (1992)

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Ricordo bene la prima volta che giocai a PREMIERE sul mio Amiga 600: nel buio della mia camera, una volta inserito il floppy nel lettore, vidi partire l’introduzione “cinematografica” con tanto di titoli di testa a presentarne i creatori… Nulla di eclatante, sia chiaro, ma con l’entusiasmo di un bambino (non che fossi molto più grande, in effetti, avevo solo 15 anni) guardai attentamente il filmato e pensai “Deve essere proprio una bella avventura grafica, se le premesse sono queste!“. Quanto mi sbagliavo…


 

Immaginate la mia delusione quando, una volta partito il gioco, mi resi conto di trovarmi davanti all’ennesimo platform presumibilmente identico ai tanti altri titoli che avevo giocato su Amiga! Con il senno di poi, però, rivalutai ed apprezzai questo titolo nonostante “l’inganno” dell’intro! Ed ora vi spiegherò il motivo…

Premiere è un gioco realizzato dalla software house The 8th Day, pubblicato da CORE DESIGN (produttrice di JAGUAR XJ220, CHUCK ROCK e molti altri tioli per Amiga nonchè, qualche anno dopo, di Tomb Raider per PlayStation… non so se mi spiego) e rilasciato nel 1992 esclusivamente per macchine Amiga (OCS/ECS e Amiga CD32). Premiere è un classico platform, come tanti altri in circolazione a quei tempi ma che, a differenza di questi, offre alcune idee davvero originali ed interessanti.

Come ho scritto poco fa il gioco comincia con una simpaticissima e ben fatta introduzione animata in stile Cartoon con protagonista il buon Clutch Gable, montatore di professione (non di mobili ma di pellicole cinematografiche) per la Core Pictures (guarda caso). Clutch, durante il suo turno in sala di montaggio, si addormenta profondamente al punto di non accorgersi di un personaggio misterioso che, di soppiatto, si è intrufolato nello studio per sottrargli sei pizze, o pellicole che dir si voglia, del film la cui prima (da qui il titolo “Premiere” ) è prevista per la sera stessa.
Una volta ripresosi dall’enorme shock iniziale, Clutch comincia a nutrire sospetti per i Grumbling Studios, casa di produzione rivale; decide quindi di recarsi sui set cinematografici del suddetto studio, per tentare di recuperare le sei pellicole, dando cosi inizio all’avventura…

Premiere è suddiviso in sei mondi ognuno dei quali rappresenta un differente set cinematografico: dall’ambientazione Western a quella dei film muti in bianco e nero, passando per i set Horror e Cartoons e giungendo, infine, nel mondo della fantascienza e al Medioevo.
Cominciamo subito col dire che i livelli sono davvero enormi! Non crediate di poter finire tutto il gioco in breve tempo, raccogliendo tutti i bonus presenti e visitando tutte le stanze disponibili, perché vi sbagliate di grosso. In ogni livello che andremo ad affrontare, Clutch avrà a disposizione armi per affrontare i nemici, in tema con il livello in corso: ad esempio nel vecchio West potremo usare la dinamite mentre nel set Horror, saranno le boccette di acqua santa le nostre armi preferite (questo particolare mi ricorda parecchio il film L’esorcista), e cosi via.
Già questo dovrebbe farvi capire il tono scanzonato del gioco, se poi aggiungiamo che il nostro Clutch, in ogni livello, potrà muoversi su due differenti livelli di profondità oppure che entrando in una delle molteplici porte presenti, avremo accesso al dietro le quinte del set, direi che risulta evidente l’impegno messo dai programmatori per tirare fuori qualcosa di originale!


 

Per quanto riguarda il doppio livello di profondità appena citato, vi dico soltanto che durante il gioco il personaggio potrà muoversi di un passo verso il fondo dello schermo per salire le scale, evitare nemici, lanciare oggetti e molto molto altro. Pur essendo una bella trovata, seppur poco o mai utilizzata in altri platforms, questa caratteristica nasconde delle insidie: se infatti risulterà alquanto semplice capire dove si trova il nostro protagonista o gli scagnozzi semplicemente guardando il pavimento, lo stesso non si può dire dei nemici volanti quando ci attaccheranno dato che, non avendo alcun riferimento sul pavimento, sarà molto difficile stabilire su quale dei due livelli essi si trovino. Per tale motivo questa sarà una delle maggiori cause di perdita di energia presente in Premiere.
In merito alle porte di accesso presenti in modo massiccio nei vari livelli, attraversandole l’ambientazione di gioco muterà mostrandoci il retro del set tappezzato da assi di legno con tanto di uscite di sicurezza, estintori appesi ai muri, cartelli di avviso, oggetti di scena e tutto ciò che solitamente si trova dietro le quinte di uno studio televisivo o cinematografico.
In ogni caso, sul percorso saranno presenti Power Up sotto forma di Hamburger, bidoni di Pop Corn, utili per recuperare energia, e Ciak con la funzione di salvataggio della posizione corrente nonché moltissime leve e maniglie da tirare per sbloccare passaggi segreti, aprire porte o rimuovere determinati ostacoli. Di contro potremmo trovarci di fronte anche maniglie che causeranno danni o non faranno assolutamente nulla!
Purtroppo non possiamo sapere in anticipo quali saranno le maniglie da tirare e quali da evitare quindi, per non sbagliare, dovremo tirarle tutte anche perché le azioni sulle leve sono necessarie per procedere nel gioco. Infatti se dimenticheremo di tirare una leva non potremo aprire alcune porte o rimuovere gli ostacoli che ci consentiranno di terminare il livello. Saremo quindi obbligati a tornare sui nostri passi ricordandoci però che una leva o maniglia azionata per errore non potrà essere riportata nella posizione iniziale.
Inoltre, per rendere ancora più difficoltoso il gioco, a schermo non verrà mostrato alcun suggerimento sulle azioni da compiere quindi in ogni momento dovremo essere noi a decidere se attivare o meno quella particolare leva, analizzare le statue per verificare la presenza di maniglie nascoste, ecc…

Nonostante questi piccoli “difetti” (ma che, alla fine, difetti non sono) il gioco risulta davvero divertente ed originale soprattutto per quanto riguarda i boss di fine livello: se negli altri platform il boss finale risulta essere il classico mostro da abbattere a suon di pugni, qui l’approccio è ben diverso. Per non rovinare la sorpresa a coloro che non hanno mai giocato a Premiere, dico solo che gli scontri finali sono veri e propri sottogiochi (ognuno di essi sempre in tema con il livello che si sta affrontando) durante i quali la possibilità di perdere o sprecare secondi è davvero molto alta. In questi casi dovremo rifare l’intero livello daccapo!
Forse questa è l’unica grossa pecca di Premiere anche se, a voler ben vedere, tutto è progettato per rendere variegato e più longevo possibile quello che, al contrario, sarebbe stato semplicemente uno dei tanti platform disponibili per Amiga.

Per quanto riguarda la realizzazione tecnica non c’è nulla di negativo da segnalare; le musiche sono davvero ben fatte e sempre in tema con il livello che si sta affrontando (simpatiche musichette in stile Looney Tunes per il livello Cartoon, organi da chiesa per quello horror, il classico Honky Tonk Piano nella sezione film dei film muti, ecc.), la grafica è fumettosa e colorata quanto basta con l’aggiunta qua e là di “pubblicità occulta” dei prodotti Core come la statua di Chuck Rock o le finte locandine dei film che pubblicizzano alcune produzioni Core dell’epoca! Senza dimenticare poi le splendide e fluide animazioni del protagonista nonché il suo ciuffo ribelle e svolazzante in stile Jerry Lee Lewis…assolutamente da vedere!

NOTA: Premiere è stato pubblicato in versione scatolata su 3 floppy con un poster del gioco in omaggio!

I tre floppy disk di Premiere con il poster omaggio incluso nella scatola

I tre floppy disk di Premiere con il poster omaggio incluso nella scatola

Per concludere: ritengo Premiere un gioco decisamente valido sia sotto il profilo del gameplay sia per quanto riguarda la realizzazione tecnica. Un ottimo prodotto per Amiga che difficilmente vi stancherà prima di essere riusciti a portarlo a termine!
Per quanto mi riguarda, un titolo da provare assolutamente e da possedere senza riserve nella propria collezione di retrogames.

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Autore: Robert Grechi

Nato nel 1977 ho vissuto in prima persona la nascita dei videogames fin dal lontano 1982, anno in cui entro in possesso di uno splendido Colecovision e con il quale comincio la mia “carriera” videoludica! Da allora è stato un susseguirsi di Home Computer e Console che hanno ampliato ulteriormente l’interesse per i videogiochi al punto da aprire, nel mese di Luglio 2009, il blog Retrogaming Planet interamente dedicato al mondo videoludico anni ’80 – ‘ 90!

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