Una volta tanto parliamo di capolavori conclamati…un gioco in grado di essere non solo un campione di gameplay ma anche di originalità: NEBULUS!
Il gioco, partorito dalla Hewson e programmato dal singolo John M. Phillips nel 1987, uscì inizialmente solo su Commodore 64 per poi essere convertito, grazie al successo di vendita, su tutti i sistemi dell’epoca.
Il plot del gioco è semplice, tuttavia semi anomalo: sul pianeta Nebulus dobbiamo demolire otto torri stazionanti in mezzo al mare e per farlo scende in campo la Destructo Spa che invia il suo operaio incaricato, il quale dovrà penetrare e scalare le torri di vario colore e altezza, tempestate da tanti e vari nemici, ognuna di difficoltà crescente. Il protagonista è un buffo essere dal grosso testone e dagli occhi grandi quasi simile ad un anfibio verde (ma dal naso porcino) e provvisto di sole zampe posteriori (anche se nella cover possiamo vedere che possiede anche gli arti superiori) di nome Pogo. La scalata ha un tempo limite e gli elementi di disturbo, quali palle rimbalzose, trabocchetti vari e forme che richiamano a molecole servono a rallentare la scalata del nostro amico deformed che, all’occorrenza, può sparare gocce di energia (!).
Una volta arrivato sulla sommità, il nostro eroe farà collassare l’intera struttura al suolo, per poi ripartire col suo sommergibile alla volta della prossima torre. Durante il tragitto a scorrimento orizzontale, egli potrà catturare qualche gambero da utilizzare come punteggio bonus per incrementare il tempo utile durante la partita.
In uno schema inedito, il nostro personaggio deve scalare una struttura lungo la sua forma circolare attraverso porte interne, scale a chiocciola e piattaforme mobili. L’effetto rotatorio di questa scalata a spirale è abbastanza innovativo per l’epoca, precursore di qualche lustro di molti altri platform a venire. Geniale il livello di puzzles disseminati qua e là, grazie al perfetto bilanciamento tra giusta tempistica, riflessi e, in qualche caso, la possibilità di sfruttare un contatto nemico a proprio vantaggio.
Qualità grafica eccellente, completamente cartoonesca e mai essenziale, ma allo stesso tempo al servizio del puro gameplay. Un misto unico di platform e puzzle-game come se ne vedranno pochi successivamente…
COMMODORE 64
Per quanto mi riguarda, la versione sull’8 bit Commodore (mica per niente su Zzap! gli fu conferita la Medaglia d’oro, con 97% di rating) è quella più risolutiva mentre la versione Amiga risulta più ricca nel comparto tecnico ma ha, sostanzialmente, solo qualche dettaglio.
AMIGA
Clamoroso che su NES (a nome Castelian o Kyoro Chan Land su FAMICOM) sia uscito ben 4 anni dopo con numerosi limiti tecnici…
NINTENDO NES
Stesso discorso su Gameboy (con il titolo Castelian) seppur con accorgimenti grafici inferiori ma pertinenti mentre su Atari 7800 (pubblicato come Tower Toppler) la grafica risulta identica all’originale per C64 ma con un sonoro decisamente più debole.
NINTENDO GAMEBOY
ATARI 7800
Nel 1991 è stato inoltre sviluppato il seguito ma solo per AMIGA ed ATARI ST: Nebulus 2: Pogo a gogo.
Nebulus si trova sulla vetta per originalità e giocabilità, al pari di Lode Runner e Boulder Dash ed ha dimostrato, con un’eccelsa qualità tecnica (persino il livello bonus è munito di parallasse!), quello che poteva fare il Commodore 64 con un misto di tecnica ed innovazione.
Incredibile giocarci ancora oggi… non ha perso un’oncia del suo appeal!
E soprattutto…da dove credete arrivi l’idea di un gioco di successo come FEZ?