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Recentemente abbiamo recensito alcuni libri, dedicati ai videogames ed in particolar modo al Commodore 64. Da buon amighista, però, non posso tralasciare il libro che, a mio avviso, oltre ad essere un eccezionale documento che ripercorre le tappe fondamentali del gaming su Amiga, è anche un motivo di “vanto” per il mondo videoludico italiano (e presto capirete il perchè): COMMODORE AMIGA: A VISUAL COMMPENDIUM di Sam Dyer.

In questa foto è presente un piccolo indizio sull’autore dell’immagine…Riuscite ad individuarlo?
Fondamentale per la realizzazione dell’opera è stata la campagna pubblicitaria per la produzione del libro, realizzata sul sito KICKSTARTER, che ha riscosso un notevole successo considerando i £129,866 raccolti (budget che ha ampiamente superato tutte le aspettative!) grazie al contributo di ben 3078 sostenitori.
Questo successo ha permesso che il libro raggiungesse tutti gli obiettivi prefissati in partenza, così da poter essere pubblicato completo di tutti gli accessori e con tutte le rifiniture prestabilite in fase progettuale!
Il volume celebra la bellezza dell’Amiga soprattutto dal punto di vista della grafica: è ricco infatti di immagini Pixel Art, Iconic Box Art e contributi dei più grandi artisti che hanno fatto la storia su Amiga!
Inoltre, e qui capirete il motivo di vanto citato poco fa, l’autore del libro ha voluto utilizzare la grafica di uno dei migliori giochi, realizzato da un team italiano, per Amiga: F17 CHALLENGE di Holodream Software!
Infatti per pubblicizzare il libro (sia nel VIDEO PROMOZIONALE che fra le immagini presenti sulla pagina), Sam Dyer ha utilizzato la grafica del podio di F17 Challenge, realizzata dal grafico Alfredo Siragusa, storico componente del team Holodream assieme a Raffaele Valensise e Fabrizio Farenga!
INTERVISTA AD ALFREDO SIRAGUSA
INTERVISTA A RAFFAELE VALENSISE
Un vanto per noi videogiocatori ed un grande onore per Alfredo, quindi, aver contribuito come artista alla realizzazione del libro ed essere stato annoverato tra le leggende del settore!
D’altronde non poteva essere altrimenti considerando che Holodream Software è stata l’unica software house italiana ad aver lavorato con lo storico TEAM 17, autori di alcuni dei più grandi successi per Amiga tra i quali PROJECT X, STARDUST, FULL CONTACT, ALIEN BREED, SUPERFROG e molti altri…
Tutti titoli che, per svariati motivi, vengono ricordati ancora oggi come titoli da possedere e giocare assolutamente!
Un libro che non può mancare nella biblioteca di ogni appassionato e che non deve essere semplicemente letto! Questo è un libro che va assaporato pagina per pagina e gustato lentamente analizzando a fondo ogni singola immagine presente ed ogni didascalia.
Solo in questo modo si possono comprendere appieno le potenzialità di Amiga e la straordinaria passione profusa dai grafici che ne realizzarono i giochi più famosi! Realizzare un gioco per Amiga non significava semplicemente programmare bensì creare una vera opera d’arte in grado di andare a colpire i giocatori direttamente al cuore, con fantastiche immagini unite a colonne sonore d’atmosfera capaci di far sognare chiunque si trovasse di fronte al monitor!
Con quest’opera, Sam Dyer ha voluto “fissare su carta” la meravigliosa produzione videoludica ed artistica realizzata da talentuosi ragazzi che vedevano in Amiga, la macchina delle meraviglie (e che forse, a ben vedere, lo era davvero), facendo rappresentare degnamente l’Italia da Holodream Software e nello specifico dal grafico Alfredo Siragusa, senza ovviamente dimenticare tutti gli altri talenti italiani dell’epoca che, ognuno nel proprio campo, hanno contributo al successo della macchina Commodore.
Per l’occasione, ho creduto opportuno contattare nuovamente Alfredo (dopo l’intervista realizzata qualche anno fa) per avere qualche immagine ed informazione in più sul libro e sul suo ruolo di “rappresentante italiano”.
Di seguito quindi alcune delle immagini più significative contenute nell’opera ed altre riferite al packaging finito. In queste prime immagini potete vedere il libro confezionato con i vari gadgets (notare la dedica di Sam…):


Potrete notare, in numerose immagini, la presenza del nostro Alfredo Siragusa che ricorda il famosissimo programma grafico Deluxe Paint o che racconta la realizzazione della storica animazione della Ferrari 643 nella sequenza introduttiva di Warm-Up (L’intro venne realizzata da Holodream Software mentre il gioco dai Dardari Bros. dei quali, a breve, potrete leggere una succosa intervista…) e, non meno importante, le immagini del podio di F17 Challenge con Alfredo che racconta, ora lo posso svelare, il segreto del suo pseudonimo AELFRAED, nell’immagine abbreviato in AELF, nascosto nel colletto della tuta blu del corridore di destra…




Inoltre potrete facilmente riconoscere un trafiletto dove il TEAM 17 ricorda F17 Challenge (il gioco creato dai tre ragazzi di Holodream Software) tra i loro giochi di maggior successo…e non è cosa da poco!

Ulteriore motivo per non lasciarsi scappare quest’opera è il fatto che il libro celebra un importante anniversario: il 23 Luglio 2015 infatti è stato ricordato nel mondo informatico, come il TRENTENNALE dello storico home computer Commodore che, grazie alle proprie capacità grafiche e sonore, ha fatto sognare gli adolescenti di tutto il mondo che provenivano dall’ormai vetusto, ma anche lui fantastico,Commodore 64!
Ho già raccontato più volte la mia avventura con Amiga ma questo “traguardo” mi ha fatto ricordare i bellissimi momenti, le meravigliose avventure e le incredibili scoperte fatte proprio grazie al computer Commodore. Certo, a quei tempi esistevano già il SuperNes ed il Mega Drive ed erano pure ottime macchine indubbiamente, volete però mettere il fascino di avere un’Amiga in casa? Un potente computer compatto, supportato da tutti gli sviluppatori e software house, con un parco software enorme e la reale possibilità di interfacciarlo con il mio sintetizzatore per realizzare musica elettronica? E la possibilità di fare grafica e scrivere testi?
Tutte cose che nessuna console poteva fare e che un PC realizzava decisamente peggio di Amiga (e con costi nettamente più alti) a quei tempi…

Per farla breve, tutte queste features, mi convinsero a proporre l’acquisto di Amiga 600 a mio padre (si proprio il 600 per via del prezzo “contenuto” di 499.000 Lire e la possibilità di utilizzare il nuovo Workbench 2.0) che il giorno di Natale me lo fece trovare “sotto l’albero”!
Non potrò mai descrivervi la felicità provata nell’aprire il cartone contenente la macchina dei miei sogni e caricare il mio primo gioco: MORTAL KOMBAT (so bene che la conversione per Amiga non era proprio la migliore ma tenete conto che io provenivo da un ATARI 2600 e che comunque il titolo Acclaim era uno dei miei preferiti in sala giochi)!
Subito dopo caricai il nuovissimo SENSIBLE SOCCER e la mascella crollò a terra per poi rotolare definitivamente a valle dopo il caricamento di CANNON FODDER e la storica sigla cantata War has never been so much fun!
Da quel giorno ogni momento libero della mia giornata era buono per accendere l’Amiga e entrare nel suo magico mondo, un mondo fatto di videogiochi, musica e nuove scoperte giornaliere!
Fu l’inizio della fine…anzi l’inizio di un amore che ancora oggi non ha fine.

Arrivò poi il momento di utilizzare il Protracker, accompagnato dall’immancabile scambio di floppy con gli amici, contenenti sì tracce musicali ma anche i videogiochi più famosi… Purtroppo all’epoca non mi rendevo conto che cosi facendo stavo contribuendo anche io al fallimento di Amiga, cosa che effettivamente ebbe luogo soltanto un anno dopo!
Il sogno durò fino al 1995 quando il mio caro Amiga morì improvvisamente ed io passai, naturalmente, a PlayStation. Questa però è un’altra storia che racconto con dovizia di particolari in questo ARTICOLO.
Anni dopo, e precisamente nel 2009, l’acquisto di un Amiga 1200 (con lo storico Chipset AGA e Workbench 3.0) fece riaffiorare in me la passione, sopita ormai da tempo, per i videogiochi retro. Decisi quindi di aprire questo blog con l’intento di far conoscere ai ragazzi di oggi l’epoca d’oro dei videogames e di Amiga: raccontare cosa significava giocare in 2D e come i programmatori puntavano sul puro divertimento piuttosto che sulla grafica!
Cominciai infatti a scrivere proprio dei giochi Amiga e, ancora oggi, quando scrivo la recensione di un gioco, il mio primo pensiero va proprio ai titoli per il gioiello Commodore.
Pertanto, se il mio sogno di aprire un blog di videogiochi si è realizzato, il merito è di Amiga e dei suoi titoli e sono convinto che, se non lo avessi acquistato, avrei smesso di giocare in casa dopo la dipartita del mio Atari 2600! La macchina Commodore è stata in grado di farmi vivere momenti memorabili e fantastiche avventure consentendomi di sognare ad occhi aperti.
Un sogno cominciato 25 anni fa…che continua ancora oggi!