Prima di cominciare vorrei fare una, forse banale ma necessaria, considerazione: una volta superata l’età adolescenziale ci si rende conto che tutto ciò che in quell’epoca sembrava eccezionale, misterioso e intrigante, ai giorni nostri, dopo migliaia di giochi portati a termine, si rivela essere invece qualcosa di assolutamente normale o meno affascinante di quanto non lo sia in realtà…
Ricordo come fosse oggi il giorno in cui mio padre (appassionato quanto me e forse più di elettronica e videogames), dopo la promessa di comprare un gioco per il mio nuovo fiammante Amiga 600, tornò a casa con una grossa scatola nera raffigurante una splendida donzella con cappello ed alla mia domanda di cosa si trattasse, con l’emozione di un bambino, mi disse che durante l’acquisto il proprietario del negozio gli raccontò di averlo comprato qualche giorno prima e di aver cominciato a giocarlo distrattamente senza nessuna pretesa, convinto di avere fra le mani un gioco mediocre.
Risultato? La sera stessa l’ha portato a casa e lo ha giocato fino a notte inoltrata saltando i pasti…
Che il negoziante abbia raccontato la verità o meno rimane il fatto che mio padre, con lo stesso spirito, la raccontò a me condendola di particolari polizieschi che sapeva mi avrebbero attirato e naturalmente colpì nel segno!


Certamente Fascination non si può definire un capolavoro ma la musica d’atmosfera e l’intro in stile noir (animata su PC, statica su Amiga) furono un ottimo biglietto da visita per un adolescente appassionato di storie di omicidi e tradimenti!
La trama in sè è la più classica delle storie poliziesche: impersoneremo una hostess, tale Doralice, che sul volo di linea per Miami assiste al decesso per attacco cardiaco di un uomo d’affari, Fayard Nichols, che le affida poco prima di morire una valigietta dal contenuto molto importante. Prima di spirare, però, l’uomo riesce a pronunciare la parola AARGH… con questo unico “indizio” e null’altro in mano Doralice, dopo l’atterraggio a Miami, si reca in albergo dove cerca di capire chi possa essere essere l’uomo deceduto e cosa potrebbe contenere di così importante la valigietta! La voglia di aprirla è molto forte ma la ventiquattr’ore, ovviamente, è protetta da una combinazione di 5 lettere!
Quale potrebbe essere la password segreta quindi? Non lo avete ancora capito? Si proprio quella…AARGH!
Una volta aperta la valigietta Doralice scopre che l’importante contenuto altro non è che una fiala dal contenuto sconosciuto! Decide quindi di nascondere la fiala nel frigobar e fare un tuffo nella piscina dell’Hotel! Quella fiala però, interessa a moltissime persone dai loschi affari che faranno di tutto per impadronirsene rendendo la vita difficile alla nostra cara hostess. Proprio per questo Doralice dovrà correre rischi, affrontare pericoli e risolvere enigmi di ogni genere per portare a casa sana la pelle!
La grafica di Fascination non offre nulla di nuovo: fondali e personaggi completamente statici in 2D (tranne qualche piccolissima animazione) e sonoro presente solo saltuariamente in occasione di eventi particolari o in presenza di azioni da compiere!
Fascination è pressochè identico nelle due versioni Amiga e PC a parte, come detto all’inizio, l’introduzione animata nella versione PC ed una maggior quantità di colori della versione PC (per la precisione 256 colori per la versione PC contro i soli 32 colori della versione Amiga).
Qui sotto potrete verificare le differenze fra la versione Amiga:
E la versione PC:
L’intro della versione PC risulta esteticamente migliore e più ricca di animazioni pur essendo contenuta su floppy come la versione Amiga (floppy da 720 Kb contro i floppy da 880 Kb di Amiga). Le differenze estetiche però vengono riportate anche nel gioco infatti qui sotto vedremo la prima schermata di gioco, ambientata all’Hotel Pelican di Miami, nelle due versioni dove sono chiaramente visibili i maggiori colori e il maggior dettaglio grafico della versione PC.
Da buon amighista ho sempre adorato Fascination pur non essendo un gran gioco ma non si può negare che la versione PC fosse migliore sotto tutti i punti di vista…
Una piccola curiosità: all’epoca mi bloccai sull’enigma dell’organo (ricordo che tale enigma necessitava di un minimo di conoscenza musicale ma pur suonando due strumenti e conoscendo la musica non so per quale motivo non riuscii a passarlo) e solo dopo circa 15 anni riuscii a completarlo assieme al mio amico Yari, vero collezionista di videogames che ha riacceso in me la voglia di retrogaming, giocando la versione PC in un caldo pomeriggio di Luglio.
Inutile dire che l’enigma che all’epoca mi fece passare notti insonni, dopo tanti anni risultò assolutamente semplice e veloce da risolvere.
Probabilmente sono diventato molto più bravo io o il gioco ha avuto pietà di me consentendomi di assistere, dopo molto tempo, all’agognato finale che, sinceramente, mi ha deluso parecchio!
Vi ricordo però che giocare Fascination nel 1991 (quindi nel periodo d’oro Amiga) all’eta’ di 15 anni circa, di sera, nel buio della propria cameretta, lasciando all’immaginazione di un adolescente tutto ciò che a causa delle limitazioni tecniche dei computer era impossibile mostrare nel gioco, non ha prezzo… e chi non ha provato queste sensazioni non potrà mai capire quello che intendo.