Il 1994 fu un anno davvero prolifico per quanto riguarda il genere dei picchiaduro ad incontri: alla serie di Street Fighter venne dato un seguito in versione Turbo, (Super Street Fighter II Turbo) mentre la Rare pubblico’ per Super Nintendo il tanto atteso Killer Instict (conversione da Coin-Op rivelatosi poi un vero flop).
Se aggiungiamo poi il Team 17 con il seguito di Body Blows (Body Blows Galactic) e l’italianissimo NAPS Team con il magnifico Shadow Fighter possiamo davvero affermare che il 1994 fu un anno grandioso per gli appassionati di picchiaduro e per gli utenti Amiga!
Come avrete notato mentre l’episodio di Street Fighter II usciva in varie versioni e Nintendo tentava di fargli concorrenza con Killer Instict, la comunita’ Amiga poteva godere di un picchiaduro mediocre (Body Blows Galactic) e di uno davvero splendido e ben fatto (Shadow Fighter). C’e’ pero’ un ulteriore gioco che diede del filo da torcere al nostrano Shadow Fighter: Elfmania, originale picchiaduro della francese Terramarque che riuscì a spremere al massimo i chip Amiga (la macchina di Commodore era davvero potentissima ma non sempre sfruttata a dovere) regalandoci un picchiaduro degno di tale nome (anche se dopo soli due anni, Elfmania venne superato da un certo Fightin’ Spirit ma questa e’ un’altra storia….).
La leggenda narra che, per ottenere il massimo in termini di grafica, la Terramarque avesse emulato il chipset di una scheda coin-op basata sul processore 68000 di Motorola (lo stesso chip, con le dovute limitazioni, che dava vita ad Amiga)… probabilmente la scheda emulata era una CPS-1, scheda con la quale vennero realizzati molti giochi da bar tra i quali Street Fighter II e Final Fight, ma di questo non si puo’ averne la certezza.
La realizzazione tecnica, quindi, e’ di tutto rispetto: caricamenti da floppy (spina nel fianco di tutti i giochi Amiga) quasi azzerati grazie alla creazione di una complessa routine di compressione dati, sprites enormi, fondali dettagliati e completamente animati, pavimentazione prospettica, diversi strati di parallasse, animazioni fisse a sessanta fotogrammi al secondo e sonoro ben sopra alla media, pulito e definito!
Con Elfmania cambia anche il modo di concepire i combattimenti: innanzitutto c’e’ da dire che pur essendo ben fatto, il gioco Terramarque presenta un unico ma grande, a mio parere, difetto ovvero la mancanza assoluta di prese che potrebbe, pero’, essere stata una precisa scelta della Terramarque per allungare non poco il tempo medio di un incontro dovendo combattere utilizzando esclusivamente colpi ravvicinati e calci rotanti, senza poter toccare l’avversario.
Inoltre quando colpiremo il nostro nemico egli non rilascera’ sangue come in tutti i giochi usciti fino ad allora bensì delle piccole monete d’oro che potremo/dovremo raccogliere per recuperare energia o armi supplementari! Inutile sottolineare l’estrema difficolta’ nel centrare in pieno le monete “perse” dal nostro avversario…
Anche la rosa delle tecniche effettuabili si rifà ai classici picchiaduro: pugni, combinazioni di mosse e calci rotanti rivisitati per l’occasione allungandone la traiettoria del salto, possibilita’ che consente il libero direzionamento aereo nonche’ l’esecuzione di tecniche in volo e che conferisce piu’ liberta al giocatore.
Per quanto riguarda il numero di personaggi selezionabili Elfmania si colloca in bassa posizione con la presenza di soli sei personaggi utilizzabili contro i dieci e piu’ protagonisti della serie Street Fighter ma quello che piu’ di tutti ha “infastidito” i giocatori e’ la gia’ citata mancanza di prese e proiezioni! Non e’ possibile infatti scaraventare l’avversario a terra entrando in contatto diretto e questo toglie un bel po’ di appeal al gioco che comunque si rivela davvero divertente e avvincente!
Se da un lato e’ quindi impossibile realizzare combo spettacolari con proiezioni fisiche e’ pur vero, come detto in precedenza, che un simile approccio di gioco allunga notevolmente la durata dell’incontro (che andra’ quindi vinto con soli pugni e calci rotanti) e di conseguenza la longevita’ totale del gioco.
A mio parere, pero’, questi aspetti passano in secondo piano grazie alla magnificienza grafica e all’eccellente realizzazione tecnica che rendono questo gioco un MUST fra i picchiaduro su Amiga (d’altronde anche il primissimo Street Fighter aveva pochissimi personaggi selezionabili eppure e’ ben noto a tutti il successo riscosso in tutti questi anni!).
Ultimo, ma non per importanza, il comparto audio davvero ben fatto con colonna sonora a tripla voce, suoni cristallini ed effetti sonori adatti alle varie situazioni di gioco.
Elfmania è tutto questo e bisogna prenderlo cosi com’e’: o si odia o si ama…ed io, ovviamente, lo amo!!