Tutti coloro che, come il sottoscritto, si ritengono amighisti sfegatati e appassionati del genere beat’em up (o come si diceva all’epoca picchiaduro), non potranno dimenticare l’invidia provata nei confronti dei possessori di Sega Mega Drive (e ancora di più Nintendo SNES) per la disponibilità sulla propria console di titoli storici del calibro di STREET FIGHTER e relativi seguiti…
Non che Amiga non avesse la sua conversione del titolo Capcom ma da qui a dire che fosse ben fatta, ne corre: pochi colori su schermo, scrolling lento e scattoso, totale assenza di parallasse e fondali animati!
Cliccando QUI potrete leggere il mio articolo dove metto a confronto Street Fighter II con Shadow Fighter, entrambi per Amiga.
E ditemi poi se davvero Amiga non poteva gestire una conversione con i controfiocchi di Street Fighter II!
L’unico difetto che possiamo imputare ad Amiga è la gestione di joystick a singolo tasto, completamente inadatto per i picchiaduro in generale e, a maggior ragione, per Street Fighter II che faceva delle combinazioni di tasti (in sala giochi e sui pad Sega e Nintendo) i suoi punti punti di forza per creare combo e tecniche spettacolari!
Bisogna ammettere che, nonostante Amiga fosse una macchina estremamente potente, non è mai stato realizzato per la macchina Commodore un beat’em up degno di tale nome…se escludiamo, ovviamente, i vari SHADOW FIGHTER, FIGHTIN’ SPIRIT, CAPITAL PUNISHMENT ed ELFMANIA (quest’ultimo, a mio avviso, davvero ben fatto seppur ambientato in un contesto diverso) usciti però nel 1994 ovvero dopo la dipartita di Commodore.
Pertanto, visti i precedenti tentativi miseramente falliti, quando nel 1993 il Team 17 (autori del magnifico PROJECT X) annunciarono in pompa magna la pubblicazione di un nuovo picchiaduro, tutti noi appassionati cominciammo a saltare dalla gioia… D’altronde le capacità tecniche del team erano chiaramente “documentate” da titoli del calibro di WORMS, SUPERFROG, ALIEN BREED ed il già citato Project X!
Gli animi però si raffreddarono subito non appena inserito il floppy del gioco nel drive dell’Amiga:
In body Blows abbiamo a disposizione tre modalità di gioco:
- Giocatore singolo (modalità arcade): il giocatore seleziona il personaggio e comincia a sfidare gli altri contendenti fino ad arrivare all’ultimo avversario;
- Due giocatori: classico scontro fra due giocatori umani utilizzando, ovviamente, due joystick;
- Torneo: da un minimo di quattro ad otto giocatori si sfideranno in un torneo combattendo a turno;
Fin qui nulla da segnalare, se non l’esiguo numero di modalità di gioco disponibili sul quale potremmo passare sopra senza problemi; le note dolenti invece arrivano ora: il gioco offre undici personaggi ma, nella modalità Giocatore Singolo, quelli selezionabili saranno soltanto quattro ovvero Nik, Dan, Junior e Lo Ray.
I personaggi, utilizzabili nelle altre due modalità di gioco, invece sono i seguenti:
- Nik
- Dan
- Junior
- Lo Ray
- Cossak
- Doug
- Mari
- Mike
- Ninja
- Yit-U
- Max (personaggio non giocabile)
- T17 (personaggio non giocabile)
Purtroppo il gioco oltre ad offrire pochi personaggi (e pure caratterizzati male) soffre di una realizzazione tecnica soltanto sufficiente e non all’altezza del già citato Street Fighter per SNES (davvero splendido) o MORTAL KOMBAT e MORTAL KOMBAT II per Amiga (a mio avviso un titolo ben realizzato sulla macchina Commodore): soli 32 colori su schermo, animazioni “legnose” e scrolling di gioco scattoso; nessun effetto di parallasse e animazione dei fondali totalmente assente.Oltre ad una grafica non proprio allo “Stato dell’arte”!
In pratica Body Blows soffriva, più o meno, degli stessi difetti presenti nella conversione di Street Fighter…
Il gioco è stato progettato per funzionare su qualsiasi Amiga con almeno 1 MB (!) di memoria Ram (in pratica tutti gli Amiga base dal 500+ in poi e l’originale Amiga 500 con memoria base di 512K ed espansione ad 1 MB) ma è in grado di utilizzare l’eventuale memoria aggiuntiva per ridurre i caricamenti di gioco che, ricordiamo, essere distribuiti su tre floppy disk peraltro non installabili su Hard Disk (Amiga 600 prima ed Amiga 1200 dopo, ad esempio, consentivano di montare al proprio interno un Hard Disk, la maggior parte delle volte però non sfruttato dai programmatori).
A proposito di Amiga 1200 vorrei ricordare che il Team 17 ha rilasciato una versione apposita di Body Blows per Amiga 1200 ed il suo avanzato chipset AGA:
Come potrete vedere questa versione offre 256 colori ed una fluidità ben maggiore rispetto alla controparte per chipset ECS inoltre, anche graficamente, il gioco risulta più dettagliato (è sufficiente confrontare la realizzazione grafica delle ombre dei personaggi per rendersene conto) e realizzato decisamente meglio nel suo insieme!
Body Blows AGA, installabile su Hard Disk, veniva distribuito su quattro floppy disk.
NOTA: in Body Blows AGA era presente un fastidioso bug che causava un errore SOFTWARE FAILURE, utilizzando un colpo speciale del personaggio Warra:
Esiste anche una conversione per MS-DOS:
Questa versione è probabilmente la migliore fra le tre e, considerando le potenzialità di un PC, non poteva essere altrimenti: grafica colorata e scrolling abbastanza fluido assicuravano una piacevole, anche se non eccelsa, esperienza di gioco.
Io rimango comunque dell’idea che un’Amiga ben sfruttato non avrebbe avuto nulla da invidiare a PC, Mega Drive e SNES.
Tornando alle versioni Amiga di Body Blows, neppure la versione AGA riuscì a fare breccia nel cuore degli amighisti che continuavano ad invidiare i possessori di Mega Drive e Snes per la loro perfetta conversione di Street Fighter…fino all’arrivo di due titoli per Amiga che riuscirono a cambiare un pò le carte in tavola: Fightin’ Spirit e Shadow Fighter!
Ma di questi due titoli e dei sequel di Body Blows ne parleremo più avanti…