Prima di cominciare premetto una cosa: in questo articolo parlerò di atmosfere anni ’80 e di una Milano che oggi, purtroppo, non esiste più. Per questo motivo soltanto chi ha vissuto a Milano potrà comprendere appieno la “nostalgia” di questo articolo mentre tutti gli altri faranno “soltanto” un piacevolissimo (spero) salto nel passato.
Non parlerò di un gioco in particolare bensì vorrei indicarvi quali titoli e quali sensazioni mi hanno spinto a passare, di volta in volta, a macchine superiori solo per soddisfare la mia fame di videogiocatore!
Tutto cominciò nel lontano 1984 quando, da fiero possessore di Vic20 e Colecovision, “incontrai” per la prima volta un Commodore 64: ero alle scuole elementari ed il nostro maestro Luigi, grandissimo appassionato di informatica e vero esperto di Commodore 64, ebbe la brillante idea di farci utilizzare, per un’ora a settimana, il computer che da poco era stato acquistato con la scusa di farci studiare il Basic (Non era propriamente una scusa dato che, alla fine, il linguaggio Basic lo imparammo davvero sul quel C64…). Fino a qui tutto bene se non per quel simpatico “Gioco dell’ubriaco” (cosi lo chiamavamo noi bambini), accompagnato da una piacevole traccia sonora di sottofondo, che mi permise, circa 30 anni dopo, di recuperare il gioco del quale non ricordavo (o meglio non sapevo) il titolo: BOZO’S NIGHT OUT (a questo INDIRIZZO racconto proprio questo episodio)!
BOZO’S NIGHT OUT
Inutile tentare di spiegare quale atmosfera si respirava in quell’aula zeppa di Commodore 64 accesi ognuno con il proprio bravo monitor dal quale uscivano suoni e musichette che avremmo ricordato per tutti gli anni a venire…Un’atmosfera futuristica, quasi magica, qualcosa che noi bambini non avevavamo mai provato e che, personalmente, dopo quel periodo non avrei mai più riprovato con nessun’altro nuovo computer o nuova console.
E fu proprio Bozo’s Night Out che, assieme a PIT STOP II, giocato in split screen a casa di un amico di mio fratello, mi fece desiderare il nuovo computer Commodore:
PIT STOP II
Purtroppo non acquistai mai il Commodore 64, ripiegando su un Atari 2600 (ottima macchina, per carità, ma nulla a che vedere con il Commodore 64), sfruttato al massimo, fino al giorno in cui vidi all’opera un Amiga 600 nel 1992: furono molti i giochi che mi colpirono positivamente ma solo alcuni di essi, nel 1993, mi convinsero definitivamente ad acquistare il gioiello Commodore: SENSIBLE SOCCER, l’irraggiungibile CANNON FODDER (a questo INDIRIZZO trovate la recensione di Cannon Fodder per Amiga e Game Boy) ed il bellissimo ANOTHER WORLD!
SENSIBLE SOCCER
CANNON FODDER – INTRO
CANNON FODDER – GAME
ANOTHER WORLD
Un gioco in particolare poi, colpì la mia curiosità, un titolo che con il senno di poi, ho capito essere decisamente limitato e privo di alcuna giocabilità cosi come la intendiamo oggi ma che, all’epoca, mi fece “sognare” di essere un abile investigatore! Questo, probabilmente, grazie anche a mio padre che, prima di acquistare il gioco, “condì” la storia con dettagli polizieschi di sicuro interesse per il sottoscritto (mi accontentavo di poco lo so ma ero un ragazzino): FASCINATION (a questo INDIRIZZO potrete leggere in modo dettagliato quanto appena raccontato), un gioco che avrei portato a termine solo ben 15 anni dopo da quel lontano 1991…
FASCINATION
Ora sapete dove e quando è nata la mia passione per Amiga! Una passione che “terminò” l’inverno del 1995 circa, quando ebbi una sorta di “presagio” di quello che sarebbe accaduto solo qualche mese dopo: al ritorno dalle mie vacanze estive nel 1995, dopo quindi ben 3 anni di intense sessioni di gioco, il floppy del mio Amiga decise di darmi il benservito.
PlayStation era già in vendita, in Giappone, da un anno e mezzo circa e da poco meno in Europa. Preso dalla disperazione, cominciai a guardarmi intorno vedendo ovunque spot e pubblicità di questa innovativa e potente console, dotata di lettore CD, realizzata da Sony.
L’atmosfera che si respirava nei negozi di videgiochi e nei centri specializzati era di drastico cambiamento, di assoluta novità. Il modo di concepire e giocare i videogiochi stava cambiando per sempre ed io cominciavo a sognare sbavando letteralmente!
Per mesi raccolsi informazioni sulla console e sui giochi ma, ahimè, non potevo ancora permettermi di comprarla considerate le mie esigue finanze. Arrivai persino a noleggiare la console da BlockBuster (!!!) per sfidare mio fratello al bellissimo Formula 1’96…
FORMULA 1 ’96
Continuai così fino a quando, nell’Agosto del 1996, una mattina in spiaggia a San Benedetto Del Tronto, acquistai la rivista Super PlayStation 100% Console con il superbo Wipeout 2097 in copertina! Fu la classica mazzata sui denti! Dai tempi di F-ZERO per SNES (a questo INDIRIZZO potrete leggere la recensione del titolo) sognavo un gioco in 3D, che mi permettesse di gareggiare su macchine volanti!
Il sogno si stava realizzando!
Sfogliai quindi la rivista, memorizzando ogni parola e immagine della recensione, mentre la mascella cadeva a terra con la bava che colava copiosa sulla sabbia! Anche quell’estate dovetti, però, rinunciare, mio malgrado, all’acquisto della console per i motivi esposti prima.
Al ritorno dalle vacanze, poi, passeggiando distrattamente lungo Corso Buenos Aires a Milano, passai davanti alla vetrina di GameLand (ottimo negozio che, ai tempi, vendeva giochi PlayStation come se piovesse, e faceva girare le ultime novità su TV appese alle pareti) dove venni letteralmente attratto da una serie di immagini spettacolari:
TEKKEN 2 – INTRO
Per un adolescente abituato a giocare su Amiga, quel genere di grafica rappresentava lo stato dell’arte, un sogno che si stava realizzando! Non era però ancora il momento di acquistare PlayStation.
Qualche giorno dopo mi recai al Virgin MegaStore di Piazza del Duomo a Milano (ora Mondadori Informatica), mia meta abituale per l’acquisto di dischi e libri, dove vidi non uno, non due bensì TRE totem PlayStation sui quali giravano Battle Arena Toh Shin Den (picchiaduro non eccelso ma giocabile), Tekken 2 e WipeOut 2097!
TEKKEN 2 – GAME
BATTLE ARENA TOH SHIN DEN
Insomma dovunque andassi o mi girassi non vedevo altro che spot Sony o totem PlayStation che aspettavano solo di essere utilizzati! Neppure questo, però, era il momento di acquistare la console, anche se la spasmodica attesa sarebbe durata ancora poco, davvero poco!
Ad Ottobre 1997, infatti, decisi di partecipare a SMAU con il mio amico Davide (gli SMAU di quegli anni, cosi come i SIM HiFi, erano veramente tosti mica quelli attuali) dove trovai, sparsi per gli immensi padiglioni della fiera, moltissimi totem PlayStation sui quali giravano WipeOut 2097! Se vi dico che ci siamo fatti quasi tutti i totem disponibili, arrivando addirittura a sbloccare i percorsi segreti di WipeOut, ci credete?
Naturalmente, dopo una giornata simile, era arrivato finalmente il momento: PLAYSTATION DOVEVA ESSERE MIA!|
Per una settimana lavorai la sera nel ristorante di un amico, per racimolare le 499.000 Lire che mi sarebbero servite ad acquistare la console dei miei sogni ed, alla fine, una fiammante PlayStation fece l’ingresso ufficiale in casa mia, accompagnata da Formula 1 ’96, l’immancabile Tekken 2 e, naturalmente, WipeOut 2097.
Successivamente arrivarono moltissimi altri giochi per questa favolosa console ma avremo tempo e modo di riparlarne qui su Retrogaming Planet!
Il periodo “retro“, nel vero senso della parola, era quindi terminato ma non potevo certo immaginare quali e quanti giochi meravigliosi avrei ancora utilizzato da quel giorno in poi…
A questo punto, mi piacerebbe davvero conoscere anche le vostre esperienze ovvero per quale motivo avete acquistato una console o computer più potente e quali sono stati i giochi che vi hanno spinto a fare tali scelte.
Potremo così stilare una sorta di “classifica” delle motivazioni e dei giochi che più hanno contribuito all’acquisto di determinate macchine da gioco!