INTERVISTA SCRITTA DA VINCENZO SCARPA SU TRACCIA DI RGP
Secondo voi cosa hanno in comune la passione per la scrittura, la fisioterapia e gli emulatori? Lo saprete fra poco leggendo l’intervista a Vincenzo scarpa fondatore di “>EMUWIKI il sito dedicato all’emulazione!
RGP: Ciao Vincenzo! Benvenuto sulle pagine virtuali di Retrogaming Planet e grazie per il tempo che mi stai concedendo!
VINCENZO: Prego, non c’è di che! 🙂
RGP: Cominciamo dagli esordi: dove e quando nasce Vincenzo?
VINCENZO: Il sottoscritto nasce a Torino il 5 dicembre 1972. Ho quindi 38 anni e sono un fisioterapista.
RGP: Quando hai cominciato ad appassionarti ai videogiochi?

Lo storico Pong della REEL
VINCENZO: Nel 1982, quando avevo dieci anni e mio padre mi comprò il videogioco PONG dell’italianissima REEL. Oggi, a distanza di quasi trent’anni, mi chiedo come possa aver passato degli interi pomeriggi a divertirmi a colpire delle palline (quadrate) rimbalzanti con delle semplici stecchette, ma all’epoca questo genere di giochi andava in effetti piuttosto forte…
RGP: Immagino che nel tuo paese/città ci sia stata una sala giochi dove probabilmente passavi il tuo tempo libero, giusto? Quali videogame giocavi principalmente?
VINCENZO: Puoi ben dirlo. Ce n’era proprio una vicino a casa mia a Settimo Torinese (paese in cui abito tutt’ora). Si chiamava “Play Room” o qualcosa del genere, e non ti/vi sto a dire quante ore ho passato lì dentro e quanti soldi (ahimé) ho speso. Comunque, a parte questo, ho giocato a un mucchio di giochi, ma ricordo ancora con una certa emozione 1942, Phoenix, Bubble Bobble, e soprattutto Pitfall II di David Crane, il mio videogioco preferito da sempre. Per non parlare poi di SPACE ACE e DRAGON’S LAIR, che per l’epoca erano semplicemente strabilianti (ancora oggi, emulati con il Daphne, fanno secondo me la loro egregia figura).
RGP: A quei tempi le potenzialità delle macchine casalinghe erano infinitamente inferiori alle controparti da sala di conseguenza le conversioni non potevano ritenersi fedeli. Quale gioco avresti voluto avere a disposizione a casa tua?
VINCENZO:Beh, sicuramente Pitfall II. Lo avevo giocato sul Commodore 64 a casa di un mio amico, ma non era di certo la stessa cosa. D’altra parte, come tu stesso hai giustamente affermato, all’epoca le potenzialità delle macchine casalinghe erano (purtroppo) infinitamente inferiori alle controparti da sala.
RGP: Qual è stata la prima macchina sulla quale hai messo le mani ma soprattutto qual è stata la prima console/home computer che ti ha garantito una conversione abbastanza fedele del tuo gioco preferito?
VINCENZO: Beh la prima macchina sulla quale io abbia mai messo le mani fu il Commodore 64 a casa di un amico. Poi m’interessai per un certo periodo anche all’Atari 800XL ma alla lunga finì poi per scegliere il computer della Commodore. Ben presto però mi stancai di quel Basic orrendo e passai così all’MSX (lo Spectrum purtroppo era già praticamente scomparso).
Su MSX trovai ben poche conversioni fedeli dei miei giochi preferiti ma i pregi di quella macchina (parlo dell’MSX 1, il Philips VG8020) erano secondo me quelli di avere un Basic favoloso e dei giochi molto carini (soprattutto i games Konami).
Con l’arrivo dell’Amiga iniziai a vedere davvero dei giochi incredibili per l’epoca: ricordo ancora con un certo affetto Agony, Shadow of the Beast e Alien Breed. Tra questi c’erano anche delle conversioni abbastanza fedeli di alcuni fra i miei giochi preferiti (come ad esempio Bubble Bobble, Dragon Ninja e Shadow Warriors).
Per quanto riguarda invece le consolw, fatta eccezione per la Wii con la Wii Fit, non mi hanno mai attirato un granché. Ho sempre amato “complicarmi la vita” cercando di capire come caricare un gioco, come far eseguire quel programma; le console non mi hanno mai dato troppe soddisfazioni, perché sono delle mere “scatole chiuse”.
Inserisci il disco, loro caricano il tutto, tu giochi, stop, fine.
RGP: Cosa ha significato per te poter disporre del tuo videogioco preferito a casa senza quindi doversi scomodare per recarsi in sala ed ovviamente, risparmiando parecchi soldini?
VINCENZO: La possibilità, come dici giustamente tu, di risparmiare parecchi soldini, ma soprattutto di potermi dedicare anche ad altro. Con l’Amiga iniziai a conoscere il modem, le BBS, Fidonet (avevo perfino il point su Amiga Technology BBS del mitico Angelo Verdone), le pizzate e molto altro ancora.
RGP: Sappiamo che sei un perito informatico, confermi?
VINCENZO: Sì, mi sono diplomato come perito informatico a Torino nel 1998 frequentando i corsi serali. Iniziai quasi subito a lavorare nel campo dell’informatica ma mi resi ben presto conto che quell’ambito non faceva per me. Troppo caos, troppi aggiornamenti in tempi ristretti, troppa gente che ti diceva cosa voleva e soprattutto che cosa dovevi fare! Puntai su altro: smisi di lavorare e, all’età di 27 anni, ripresi a studiare all’università per poi laurearmi, qualche anno dopo, in fisioterapia.
RGP: Quando ti sei reso conto di essere talmente appassionato all’informatica al punto di intraprendere con successo degli studi specifici?
VINCENZO: A me è sempre piaciuto programmare fin da quando, da ragazzo, passavo interi pomeriggi a digitare lunghissimi listati che spesso e volentieri non funzionavano. Poi però, senza perdermi d’animo, li riprendevo, li correggevo e magari prendevo dei pezzi qua e là per fare poi qualcosa di mio.
RGP: Ricordo anche io quanto tempo passavo a digitare quei listati…e quanto tempo è passato! Torniamo a noi: durante il periodo scolastico hai realizzato qualche lavoro o progetto mai pubblicato che conservi nel “cassetto” o che ti sarebbe piaciuto vedere pubblicato all’epoca?
VINCENZO: I lavori più interessanti li feci con il Basic dell’MSX: giochi tipo quello dell’impiccato, una sorta di rudimentale database (scopiazzato da un listato già esistente e poi modificato in un modo a me più congeniale) più alcuni esperimenti di grafica con le funzioni trigonometriche e poco altro. Erano perlopiù degli esperimenti, di concreto e definitivo c’era ben poco, ma mi divertivo comunque lo stesso (e parecchio anche).
RGP: Col senno di poi ti consideri il classico nerd, che passava interi pomeriggi davanti al PC a programmare, o ritenevi il computer un semplice hobby da affiancare ad altri interessi?
VINCENZO: Non mi sono mai considerato un nerd perché, oltre a coltivare i miei hobby, ho sempre amato stare in compagnia di altre persone.
Certo, la passione per la programmazione o comunque il computer di per sé mi “costringeva” (e mi “costringe” in qualche modo tutt’ora) a passare parecchio tempo davanti al monitor, ma ho sempre trovato il tempo di fare una bella chiacchierata con gli amici dentro a un pub, una pizzeria o magari davanti ai loro stessi computer.
RGP: Sai programmare? Se sì, quali linguaggi utilizzi?
VINCENZO: Diciamo di sì. A scuola ho appreso il linguaggio C, ma è da un sacco di tempo ormai che non lo uso più. Mi sono invece sbizzarrito di recente con il Javascript e il PHP, senza dimenticare poi Inform, un linguaggio per creare delle avventure testuali.
RGP: Avventure testuali? Come quelle che hanno scritto in passato Bonaventura di Bello ed Enrico Colombini?
VINCENZO:Sì, il genere di gioco è quello, anche se il compilatore Inform non produce un file eseguibile ma uno story file in formato Z-Machine, la macchina virtuale usata a suo tempo dalla Infocom per i suoi giochi. Inform mi è piaciuto così tanto che qualche hanno fa ho anche scritto un manuale in italiano su come utilizzarlo (e che, volendo, potete liberamente consultare su Wikibooks a questo INDIRIZZO).
RGP: Da qualche tempo hai aperto un wiki davvero interessante dedicato all’emulazione e alla scrittura (l’altra tua passione). Ci racconti quando è cominciata la tua passione per l’emulazione e com’è nata l’idea di realizzare un wiki?
VINCENZO: Il mio wiki è dedicato solo all’emulazione, la scrittura non c’entra (o meglio, c’è nella sezione del mio sito ad essa dedicata, ma è una semplice pagina in HTML). Comunque, a parte questo dettaglio, l’idea di realizzare un wiki è nata dopo aver messo su Wikibooks il mio manuale su Inform. Avevo bisogno di uno strumento che mi consentisse di aggiornare in maniera più semplice (e soprattutto più veloce) i contenuti del mio sito e il wiki faceva proprio al mio caso.
Purtroppo però, non conoscendo i database, non sapevo proprio da dove iniziare e fu proprio il mio caro amico Roberto Grassi che – grazie al suo portale italiano dedicato all’Interactive Fiction (IF-Italia) – mi dette lo spunto iniziale che cercavo.
Mi disse infatti che il motore wiki da lui usato (il PmWiki) era utilizzabile senza database. Io mi misi subito a studiarlo (sia benedetto il giorno in cui ho deciso d’imparare l’inglese) e il 5 maggio 2010 ho ufficialmente aperto il wiki sull’emulazione che potete visitare (ovviamente solo se volete) a questo indirizzo .
RGP: Quale pensi possa essere il target medio del tuo sito?
VINCENZO: Credo sostanzialmente che le persone interessate al mio sito siano quelle che vanno dai trent’anni in su. Dubito fortemente che i ragazzi di vent’anni possano interessarsi così tanto ad un argomento come quello dell’emulazione, ma non è comunque detto…
RGP: Il successo di un buon sito/blog è strettamente correlato all’impegno che il creatore mette nell’aggiornarlo costantemente e nel proporre ai propri lettori nuovo materiale. Ultimamente il tuo sito ha subito un poderoso restyling che lo ha reso estremamente interessante sotto ogni punto di vista!
Ci puoi dire quali sono i principali cambiamenti che hai apportato e quali prevedi di realizzare in futuro?
VINCENZO: I principali cambiamenti che ho apportato da un anno circa a questa parte sono sostanzialmente quattro:
- Inserimento dei miei manuali sugli emulatori in formato wiki
- Possibilità di vedere online i manuali in Pdf presenti nella sezione ‘Biblioteca’
- Possibilità di linkare direttamente un singolo gioco nella sezione degli screenshots dei giochi dello Spectrum (come spiegato qui
- Localizzazione del sito web in inglese.
Ci sono poi moltissimi altri cambiamenti che sono però legati alla gestione del sito in sé (e che non interessano quindi l’utente finale) e per quanto riguarda il futuro credo che aggiungerò sicuramente delle nuove sezioni!
Per quanto riguarda il restyling direi che posso tranquillamente fermarmi qui (anche se, come si dice in questi casi, mai dire mai)!
RGP: Credi che il tuo sito possa oltrepassare i confini nazionali ponendosi come punto di riferimento per i retrogamer mondiali (domanda un po’ infima perché il sito è già stato notato da alcuni dei più grandi esponenti in fatto di retrogaming ma Vincenzo, alquanto schivo e riservato, per scaramanzia non ha ancora comunicato nulla….)?
VINCENZO: Credo che non ci sia alcun problema nell’aver oltrepassato i confini nazionali (visto che ora è anche in lingua inglese) ma per quanto riguarda il punto di riferimento dei retrogamer mondiali è tutta un’altra storia. Francamente, non credo proprio che il mio sito possa arrivare a tanto, anche perché esistono dei siti molto più completi e ben più famosi del mio inerenti all’argomento.
Ho comunque ricevuto diversi apprezzamenti anche da amici inglesi (soprattutto per la sezione Screenshot) e alcuni di questi erano proprio gli autori dei giochi medesimi; come inizio direi che non c’è male, in seguito si vedrà.
RGP: Ti auguro davvero un gran successo!!
Quanto tempo spendi giornalmente per la gestione del wiki?
VINCENZO: Un paio di mattine alla settimana. Ho la fortuna d’iniziare a lavorare alle 11:00 e questo mi consente di organizzarmi al meglio per delle “attività” (se così vogliamo chiamarle) di questo tipo.
RGP: Progetti per il tuo futuro?
VINCENZO: Cercare di vincere al Superenalotto…
RGP: Se vinci ricordati che ti ho sempre voluto bene…eheheheh!
Hai mai pensato di abbandonare il tuo attuale impiego per dedicarti completamente alle tue passioni trasformandole, magari, in un vero e proprio lavoro?
VINCENZO: Assolutamente no. Non rinuncerei al mio lavoro per nulla al mondo (tranne, appunto, una vincita al Superenalotto) così come non rinuncerei mai ai miei hobby (che tali però devono rimanere, poiché un lavoro già ce l’ho e non voglio di certo cercarmene un altro).
RGP: Da tempo sei un fedele lettore di Retrogaming Planet (prima WoprBox) e di questo non posso che essere felice!
Cosa apprezzi maggiormente di RGP e cosa, da lettore, ti piacerebbe trovare sul blog? Sezioni nuove, articoli più approfonditi, ecc…
Spara! Faccio da bersaglio…
VINCENZO: Ciò che apprezzo maggiormente del tuo blog è la completezza delle informazioni in esso contenute. Quello però che a volte mi lascia un po’ perplesso è l’impaginazione degli articoli. Secondo me (ma questa è solo una mia opinione che va presa per quello che è) la colonna di sinistra contenente i testi degli articoli è un po’ troppo stretta e alcune immagini dovrebbero essere allineate al centro anziché a sinistra. Il testo poi, dovrebbe essere giustificato anziché allineato a sinistra, ma qui è una questione di gusti (c’è d’altra parte chi afferma che il testo giustificato risulta essere meno leggibile di quello allineato a sinistra… De gustibus)…
Per il resto, stai svolgendo comunque un ottimo lavoro e non posso fare altro che invitarti a continuare così…
RGP: Innanzitutto ti ringrazio per la sincerità! Come ti avevo spiegato in privato il problema delle immagini è stato finalmente risolto (non so per quale motivo le immagini non memorizzavano la posizione) mentre il testo non è giustificato semplicemente perchè…non mi piace il testo giustificato! Ma i consigli e le critiche si devono accettare sempre se sono costruttive come le tue pertanto farò delle prove a riguardo!
Bene, siamo giunti al termine di questo interessante incontro con Vincenzo Scarpa, che ringrazio per il tempo che ha dedicato a RGP e per il materiale che giornalmente (o quasi) mette a disposizione di tutti noi retrogamer sul suo sito (EmuWiki) che ricordo essere raggiungibile all’indirizzo http://www.vincenzoscarpa.it/emuwiki/
VINCENZO: Grazie a te e a tutti i lettori che sono riusciti a reggere fino alla fine…
RGP: A presto e continua così!