SECRET OF MANA – Super Nintendo (1993)

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Final Fantasy è una delle saghe più amate e giocate sin dai tempi del Nes ed è stata capace di attraversare indenne le console wars, per stabilirsi a pieno titolo nelle ultime generazioni decretandosi la più longeva saga GDR dei videogames. Nata dalla forza della disperazione di un game writer arrivato alla sua ultima fantasia, il titolo vanta oggi quindici episodi della saga principale più una fornita serie di spin-off e giochi direttamente correlati, che fanno parte dell’universo di Final Fantasy o presentano degli elementi in comune.
Alcuni titoli di minor successo si sono spesso ispirati a Final Fantasy, senza però arrivare a conquistare le masse come la saga di Hironobu Sakaguchi. Uno fra tutti è Wild Arms, la celebre serie della Media Vision. Tra le varie saghe e pubblicazioni secondarie è invece sicuramente degno di nota Seiken Densetsu 2 (arrivato in Europa con il titolo SECRET OF MANA) sia per il sistema di gioco innovativo che per il plot della trama principale.

La cover del gioco. Notare la dicitura “16 Meg-Memory”…

La storia parla di un trovatello cresciuto dall’anziano di un villaggio, in un mondo fantastico popolato da creature magiche, che si imbatte in una spada arrugginita cadendo da un ponte sopra una cascata. Il ragazzo estrae la spade dalla roccia dov’era incastrata, per scoprire che si tratta della leggendaria Mana Sword, una spada usata per distruggere l’emissario degli dei che, adirati con gli umani per aver costruito un’astronave potentissima, scatenano l’apocalisse. L’Eroe del passato, usando la Mana Sword, aveva annientato l’astronave e ucciso il messaggero divino, riportando la pace nel mondo. Ora, avendo rivendicato il possesso della spada, il trovatello ha condannato quelle terre alla sciagura pertanto gli abitanti del villaggio lo bandiscono seduta stante. Solo il Cavaliere Gema, riconosce in lui l’erede dell’eroe e lo guida verso l’inizio della sua avventura.
Fin qui, niente di originale nemmeno per l’epoca, tuttavia la storia, sebbene sia la solita ballata dell’eroe reietto, è raccontata bene, la trama regge ed i colpi di scena sono praticamente assenti. Si procede comunque lineari senza pretese, senza annoiare e divertendo il giocatore che comunque è invogliato a proseguire nella storia.
Veniamo ora alla parte migliore ovvero il sistema di gioco: pochi comandi essenziali e tanto, tanto divertimento. Anzitutto, contrariamente agli altri capitoli della saga di FF, Secret Of Mana non è un GDR a turni: si combatte in tempo reale. Premendo il pulsante dell’attacco infatti il personaggio principale attacca, usando l’arma equipaggiata. Gli altri membri del party possono invece essere comandati da una Intelligenza Artificiale decentemente sveglia e comunque impostabile a seconda delle situazioni (si può decidere se il personaggio attacca o difende e se attacca si può settare il livello di caricamento dell’arma) ed eventualmente usare le magie di supporto degli alleati premendo un altro tasto. Un comodo doppio menu a cerchio ci permette di decidere se visionare l’equipaggiamento, visualizzare le statistiche, cambiare arma, usare gli oggetti a disposizione o lanciare magie.
Infine un tasto per il personaggio controllato ed uno per gli alleati… Sempre che non abbiate due amici che vogliono giocare con voi! In questo caso utilizzando un multitap SNES, è possibile giocare in tre contemporaneamente. Ognuno ha un personaggio da controllare.


 

Da sempre Nintendo ha puntato sull’interazione dei giocatori e da sempre si è rivelata la strategia vincente. Questo gioiellino Square (ora Square-Enix) ha rappresentato ore di divertimento per il sottoscritto e gli amici. Più si sale di esperienza più si diventa abili con l’utilizzo delle armi a disposizione, che sono veramente tante. Si può potenziarle e si può acquistare o vendere oggetti secondari. Insomma GDR in piena regola, con tanto di locande per riposare e recuperare i punti di Mana per lanciare gli incantesimi. Formula vincente al 100%, complice anche la risposta immediata di Snes alle sollecitazioni premendo i tasti, persino giocando in tre contemporaneamente.
La grafica in stile manga-comic è decisamente accattivante e nel complesso piuttosto ben dettagliata seppur priva di animazioni cinematiche. La soundtrack è firmata da Hiroki Kikuta, compositore professionista alle prime prese con il mondo dei videogame, che ha fatto un lavoro eccellente considerando le capacità limitate di una macchina a soli 16 bit rispetto alle strumentazioni assai più sofisticate solitamente utilizzate per le proprie composizioni. Ispirandosi a musiche tradizionali balinesi e alla pop-techno music, Hiroki ha saputo fondere in maniera magistrale elementi etnici e tecnologici, regalando ai giocatori un’esperienza di gioco sempre gradevole ed una soundtrack all’altezza delle aspettative.

Dopo Secret of Mana (seguito di un titolo uscito per Gameboy che introduce la saga) è stato realizzato il sequel Secret of Mana 2 sempre su Snes ed un remake del primo capitolo intitolato Sword of Mana per GameBoy Advance…purtroppo, però, la serie si ferma qui.

SECRET OF MANA 2 – Snes


 

SWORD OF MANA 2 – GameBoy Advance


 

Per concludere, se siete fan della saga di Final Fantasy e vi piacciono i GDR fantasy allora dovete assolutamente giocarci, se invece non ve ne frega niente dell’uno e dell’altro potreste trovare un valido motivo per provare qualcosa di diverso, seppur non nuovissimo.

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Autore: Andrea Rossi

Folle, eclettico, adepto della Grande N di Kyoto dal 1989 ad oggi. Gattaro per vocazione, disegnatore a tempo perso e cantante per hobby, con la passione per la cucina e il vino. Grande appassionato della serie The Elder Scrolls, spazia dall’RPG cartaceo a quello digitale. Amante dei videogames Konami, in particolare la saga di Castlevania, ha vissuto la prima e la seconda World Console War uscendone più o meno indenne. Vecchio abbastanza da ricordare i Game&Watch e le riedizioni di Gig Tiger ma non è saggio farglielo notare...

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