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INTERVISTA A CRISTIAN BAZZANINI: storyboarder di Simulmondo!

Continua la serie di interviste interessanti a vostro uso e consumo. Eccovi pronta l’intervista a Cristian Bazzanini, storico storyboarder dI Simulmondo!
 

RGP: Ciao Cristian!

CRISTIAN: Ciao RGP!

RGP: Innanzitutto grazie per il tempo che mi stai dedicando, anzi che stai dedicando a tutti i lettori del blog! Cominciamo con le domande di rito: dove e quando nasce Cristian, futuro Storyboarder di Simulmondo?

CRISTIAN: Sono nato a Bologna in una calda giornata di fine Luglio del 1968.

RGP: Quando è iniziata tua passione per i fumetti e per il disegno?

Cristian: Disegnare è stata una delle più importanti forme comunicative della mia infanzia e i fumetti mi hanno accompagnato fino ai 30 anni! Il primo fumetto che ha appassionato i miei pomeriggi è stato L’uomo ragno, ero un fanatico Marvel. La mia paghetta si consumava spesso in edicola tra Thor, Hulk, X Men, ecc… tutti molto diversi dai nuovi remake cinematografici.
Arrivato attorno ai 20 anni ho, come dire, abbandonato Marvel per arrivare al mondo Bonelli: prima ho scoperto Dylan Dog, poco dopo Martyn Mystere e, a seguire, Nathan Never per poi apprezzare Tex, conosciuto grazie al lavoro in Simulmondo. Mi sono concesso anche qualche trasgressione con alcuni fumetti meno commerciali come Cibersix (qualcuno forse ha notato nel film Nirvana di Salvatores un personaggio che corrispondeva esattamente a Cibersix… direi che potremmo chiamarla “citazione”!).

RGP: Quindi grazie alla passione per i fumetti ti sei avvicinato ai videogames o per altri motivi?

CRISTIAN: Ai videogames sono arrivato per la mia, seppur breve, esperienza universitaria: quando mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria elettronica, ho acquistato il mio primo PC! Un mondo completamente nuovo ed estremamente affascinante…

RGP: La tua prima macchina da gioco? E il primo videogame che ti ha colpito in modo particolare?

CRISTIAN: Il mio primo PC è stato un 286 con 1MB di Ram e 20MB di HDD… Incredibile come si potessero ottenere tante cose da una macchina del genere! Il primo videogame che mi ha impegnato giorno e notte è stato King’s Quest V e dello stesso periodo Space Quest IV (se non ricordo male di Sierra).

Quello che però mi ha dato più soddisfazione è stato Wolfenstein 3D e da allora ho sempre acquistato tutti gli sparatutto della ID SOFTWARE.

RGP: Quando hai capito che la tua passione stava diventando un lavoro? Lo avresti mai immaginato?

CRISTIAN: Dopo un corso di programmazione: il caso volle che un amico, che aveva fatto il corso con me, facesse uno stage presso un’azienda, sviluppatrice di videogames (Simulmondo) che cercava personale! Mi chiamò e da lì cominciò tutto!

RGP: Nei primi anni ’90 sei entrato in Simulmondo; come è avvenuto l’incontro con Francesco Carlà (o chi per lui)?

CRISTIAN: In realtà Carlà l’ho conosciuto poco; il mio inserimento fu gestito da Ivan Venturi, il braccio destro di Carlà.

RGP: Qual’era esattamente il tuo ruolo nell’azienda?

CRISTIAN: Appena entrato mi occupavo di sviluppare le sceneggiature dei giochi poi però, quando il lavoro divenne troppo da gestire per una sola persona, reclutammo altri sceneggiatori ed io diventai coordinatore con il compito di valutare il loro lavoro.

RGP: E come avveniva il processo di realizzazione dello sceneggiatura?

CRISTIAN: Dipendeva da cosa veniva sviluppato: se si trattava di un videogioco che traeva ispirazione da un fumetto (vedi Dylan Dog o Tex) la prima fase consisteva nel leggere o rileggere il fumetto da cui si prendeva una traccia della trama e poi adattarla alle “meccaniche” dei videogiochi cambiando ovviamente finale! Se invece il gioco veniva sviluppato da zero allora…puro brain STORMING!

RGP: Quali macchine e programmi utilizzavi per il disegno?

CRISTIAN: In realtà non mi occupavo di grafica se non per disegnare qualche schizzo a matita per visualizzare le scene; il mio lavoro era “solo” quello di dare corpo alla storia!

RGP: A lavoro completato chi ne autorizzava la pubblicazione e in base a quali criteri? Mi spiego meglio: c’erano delle regole base alle quali dovevi sottostare durante la creazione della sceneggiatura o degli eventuali disegni?

CRISTIAN: Il lavoro veniva giudicato da Ivan e da Francesco (Carlà) e le regole erano quelle che doveva intrigare e divertire.

RGP: Com’era l’atmosfera lavorativa in azienda?

CRISTIAN: L’atmosfera in azienda era abbastanza pesante pur essendoci grande complicità fra di noi! Eravamo tutti molto giovani e facilmente domabili anche se ognuno aveva una caratteristica diversa che lo contraddistingueva…

RGP: Tutto d’un tratto, poi, l’abbandono da parte tua e dei tuoi colleghi. Ci puoi dire qualcosa a riguardo?

CRISTIAN: Come detto poco sopra, l’atmosfera che si respirava era abbastanza pesante e avevamo turni da 12/14 ore (e a volte anche di più) tutti i giorni! Le uscite in edicola sono tassative; noi lavoravamo più per il divertimento che per lo stipendio, così, quando la tensione ha rovinato l’ambiente, tre responsabili di produzione su quattro (tra cui il sottoscritto) hanno deciso di dare le dimissioni contemporaneamente.

RGP: Un vero peccato… Dopo Simulmondo di cosa ti sei occupato? Sei rimasto nel mondo dei videogiochi e del disegno o ti sei dedicato ad altro?

CRISTIAN: Dopo Simulmondo ho abbandonato i videogiochi (solo come sviluppatore) ed ho intrapreso la carriera nell’ambito della vendita di prodotti informatici.

RGP: Sai programmare su PC? Se si quale linguaggio conosci?

CRISTIAN: Sapevo programmare in C++ e in Cobol, sia su piattaforma DOS che Unix, ora sono un utente Microsoft (ma ho inserito anche un Mac tra i miei computer. Quattro in tutto!)

RGP: Di cosa ti occupi attualmente?

CRISTIAN: Oggi sono il responsabile dell’area Nord di uno dei tre più importanti produttori di accessori PC e coordino 4 persone.

RGP: Torneresti a lavorare con i videogames?

CRISTIAN: Sarebbe molto bello… anche se molto dura! Lavorare in Simulmondo è stata una delle esperienze più divertenti e stimolanti della mia carriera lavorativa; la creatività faceva da padrone.

RGP: Sei un videogiocatore incallito o un cosidetto Casual Gamer?

CRISTIAN: Oggi sono un Casual Gamer dato che ho veramente poco tempo da dedicare al gioco. Molto spesso i giochi li comincio ma non riesco a finirli…

RGP: Attualmente i PC non hanno nulla da invidiare alle console più potenti sul mercato (a patto di avere un hardware all’altezza della situazione con un notevole esborso economico)! Quale delle due maccchine consideri più adatta per giocare?

CRISTIAN: Senza ombra di dubbio il PC! E’ più duttile ed upgradabile (sono ancora della vecchia guardia… uno smanettone col case sempre aperto)(Allora siamo in due! NdRGP). Non ho mai acquistato una console e non credo lo faro’ mai.

RGP: Ultimo titolo giocato?

CRISTIAN: Ormai un pò vecchiotto ma estremamente innovativo e finalmente con una trama intrigante: BIOSHOCK. A breve comunque acquisterò l’ultima puntata di Wolfenstein!

RGP: Grande, ottimo gioco! Se ti chiedessero di partecipare ad una reunion di ex-Simulmondiani cosa risponderesti?

CRISTIAN: DOVE E A CHE ORA????

RGP: Un consiglio a chi volesse intraprendere la professione di storyboarder per videogiochi?

CRISTIAN: E’ difficile darei consigli ora; sono cambiate molte cose in 20 anni…

RGP: Non mi rimane che ringraziarti infinitamente per averci raccontato la tua esperienza nel mondo videoludico! Per quei giocatori (come il sottoscritto) che hanno vissuto dall’esterno l’epoca Simulmondo sarà molto interessante e utile conoscere la tua storia!

CRISTIAN: Grazie a te

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Autore: Robert Grechi

Nato nel 1977 ho vissuto in prima persona la nascita dei videogames fin dal lontano 1982, anno in cui entro in possesso di uno splendido Colecovision e con il quale comincio la mia “carriera” videoludica! Da allora è stato un susseguirsi di Home Computer e Console che hanno ampliato ulteriormente l’interesse per i videogiochi al punto da aprire, nel mese di Luglio 2009, il blog Retrogaming Planet interamente dedicato al mondo videoludico anni ’80 – ‘ 90!

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