BIGGLES – Commodore 64 (1986)

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BIGGLES, gioco prodotto nel 1986 dalla Mirrorsoft per Commodore 64, nasce dalla trasposizione cinematografica dell’omonimo FILM (pratica molto in voga a quei tempi…vedi i titoli Ocean).
I riferimenti al film sono molto relativi ed il gioco oltre ad essere oltremodo difficile fornisce delle istruzioni terribilmente vaghe; infatti nonostante io abbia provato numerose volte a completare il gioco non mai sono riuscito, cosi come tanti altri giocatori sparsi per il mondo, a portare a termine “l’impresa”!

Solo girando per la rete sono riuscito a farmi un’idea dello schema di gioco e del perché questo titolo sia meno conosciuto rispetto ad altri nonostante la sua realizzazione, in UK, anche per ZX Spectrum (home computer famoso in Inghilterra quanto il Commodore 64).

La prima parte del gioco è divisa in tre sezioni: shoot-em-up a scorrimento orizzontale durante il quale controlleremo un aereo, pura azione in stile Commando (più simile a Green Beret a dirla tutta) dove impersoneremo un soldato su un campo di battaglia ed un altro gioco di azione nel quale dovremo controllare due personaggi facendoli saltare alternativamente sui tetti, evitando i soldati nemici e i cecchini che sparano dalle finestre.


 

Tutte le parti non così brutte graficamente e giocare è abbastanza piacevole.
La grafica di tutte le tre parti è abbastanza buona (non la migliore vista su C64 però) con sprites colorati e animazioni decenti e tutto sommato giocarci risulta abbastanza piacevole.
L’obiettivo del gioco è quello di terminare le tre sezioni per poi accedere ad una seconda parte ottenendo un particolare codice: questa seconda parte funziona in modo indipendente dalla prima (divisa in tre sezioni) e ci metterà alla guida di un elicottero (stranamente sul lato B della mia cassetta posso accedere alla seconda parte ottenere alcun alcun codice, cosa forse diversa nella rara versione su floppy…chi possiede questa versione mi faccia sapere nel caso).

Questa seconda parte si rivela alla fine una simulazione di volo con una grafica povera e un metodo di controllo decisamente ostico: non solo è davvero arduo manovrare l’aereo ma il gioco in sè risulta incredibilmente difficile da giocare d essere abbattuti o ritrovarsi a secco di carburante è davvero questione di pochi minuti!
È possibile riparare l’elicottero in alcuni punti e raccogliere carburante extra e munizioni ma tutto ciò, pur sembrando il più semplice dei compiti, risulta invece troppo difficoltoso portando il giocatore a continui e frustanti Game Over.
Per questi motivi molti giocatori hanno ritenuto Biggles un gioco impossibile da completare…

Effettuando una ricerca in rete però è possibile scovare qualche trucchetto per tentare di terminare il gioco…E anche noi di Retrogaming Planet potevamo non suggerire nulla?? Niente affatto!
Pertanto una volta presa confidenza con il metodo di controllo, la navigazione e la mappatura, il gioco risulta semplice e veloce da completare…E’ necessario raccogliere un personaggio, calarlo fuori e poi distruggere il time warp.
Cosa succederà a questo punto? Purtroppo ben poco: avvicinandosi infatti ad esso e sparando un paio di volte la macchina comincerà a distruggersi, mentre inizieranno a volare scintille dappertutto, ed apparirà un piccolo messaggio con la frase ‘”Missione Completata”.
Un finale davvero triste per un gioco niente male, forse uno dei peggiori finali mai visti..

Nonostante tutto Biggles è un titolo piuttosto ambizioso per un film anche se tutte le parti, ben programmate e riproducibili (con l’eccezione della parte finale), sono state progettato male e poi messe insieme in modo approssimativo: se le varie parti fossero stare riprodotte in sequenza e con una trama decente, probabilmente avrebbe avuto fra le mani un gioco di gran lunga migliore!

(Cliccare sulla foto per ingrandirla)

Biggles_-_1986_-_Mirrorsoft

Personalmente due cose che ho sempre apprezzato di Biggles: la colonna sonora, una semplice traccia capace però di fissarsi a fuoco nella mente del giocatore e l’effetto fulmine animato che copriva quasi l’intero schermo!
Tutto il resto, compreso il finale, ottiene purtroppo il pollice verso, nonostante l’indubbio talento del programmatore che, evidentemente, non è stato capace di rendere giustizia alle proprir capacità programmatorie.

Biggles è un titolo piuttosto ambizioso, considerando l’epoca nella quale è stato realizzato (metà anni’80), e per questo motivo si è guadagnato il titolo di apripista di una tipologia di giochi (Tie-In) che, successivamente, la Ocean ha fatto propria pubblicando numerosi giochi tratti dai film di notevole successo (anche se, la maggior parte delle volte, con risultati decisamente scadenti)
 

In conclusione Zapp64 (UK) gli diede solo un 48% ma la sua casa editrice Mirrorsoft, già nota per aver pubblicato in Europa nel 1985 il videogioco TETRIS (sviluppato originariamente in Unione Sovietica), si fece conoscere ulteriormente nel 1990 quando finanziò il titolo di esordio di Revolution Software, LURE OF THE TEMPRESS, la cui pubblicazione fu portata a termine da Virgin Interactive.

La Mirrorsoft venne fondata nel 1983 da Jim Mackonochie come divisione del gruppo editoriale inglese Mirror Group Newspapers, di proprietà del magnate Robert Maxwell.
Nel corso degli anni la società fondò e controllò diverse etichette, tra cui Arena Entertainment, Mirror Image e Image Works.
Dopo essersi dedicata alla produzione di software educativo, l’azienda cominciò a produrre videogiochi per macchine a 8 bit come lo ZX Spectrum. Nelle vesti di produttore, essa pubblicò i primi titoli sviluppati da The Bitmap Brothers, Spectrum HoloByte e Cinemaware.
A causa delle difficoltà finanziarie in cui finì l’impero di Robert Maxwell dopo la sua morte, nel 1992 Mirrorsoft venne acquistata da Acclaim Entertainment.
“(Fonte Wikipedia)
 

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Autore: Emanuele Labruzzo

Dal giorno in cui vide una rana saltare in quell’enorme cassone dal quale uscivano tante luci e suoni la sua vita cambiò. Aveva 4 anni ed i giochi divennero suoi compagni d’avventura... Scoprì le arti marziali con International Karate (prima ancora con Kung Fu per NES) e l’archeologia con Indiana Jones and The Last Crusade. Fervente collezionista di fumetti, riviste di videogiochi e retro console/home computer ma dategli il Lego e vi costruirà un mondo intero.

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